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Il 23 settembre 2024, il pm Mario Palazzi ha annunciato in tribunale che l’accusato Raul Esteban Calderon non esiste e ha utilizzato un nome falso per le sue attività illecite in Italia. Le autorità argentine hanno confermato che il suo vero nome è Gustavo Aleandro Musumeci, nato a Buenos Aires il 30 aprile 1970. Calderon è imputato per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, assassinato il 7 agosto 2019 nel parco degli Acquedotti. Le accuse contro di lui comprendono omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi.

Il pm ha chiesto l’ammissione della risposta alla rogatoria internazionale nel processo, evidenziando che Musumeci, in Argentina, ha utilizzato diversi nomi. La difesa, rappresentata dall’avvocato Eleonora Nicla Moiraghi, ha replicato che le informazioni rivelate non sono nuove. Durante una testimonianza precedente, un operante aveva già accennato all’identità del imputato e l’ex compagna di Musumeci, Rina Bussone, attualmente sotto programma di protezione, aveva confermato che veniva chiamato Gustavo durante le telefonate con i familiari in Argentina.

La difesa ha intenzione di contestare la risposta alla rogatoria, sostenendo che persistono alcune criticità non risolte. L’udienza è stata rinviata al 23 ottobre. Un testimone, Fabio Gaudenzi, chiamato dalla difesa, non è stato reperito a causa di un accompagnamento coatto disposto dalla Terza Corte di Assise.

La complessità del caso si intensifica con ogni rivelazione, specialmente ora che la vera identità dell’accusato è emersa. Questo scenario pone interrogativi su come le autorità stiano gestendo il caso e le implicazioni legali e investigative che ne derivano. La prossima udienza promette di essere cruciale, poiché la difesa analizzerà a fondo i nuovi elementi e cercherà di dimostrare che le evidenze contro Calderon non sono sufficienti. Il duplice aspetto della questione – l’identità della persona accusata e le dinamiche dell’omicidio avvenuto nel 2019 – rimane al centro dell’attenzione, con la corte che deve fare luce su tutti i dettagli per garantire un giusto processo.

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