Giuseppe Cruciani ha espresso le sue opinioni riguardo alla sospensione di Christian Raimo, professore e scrittore, che è stato punito con tre mesi di sospensione e stipendio dimezzato per aver confrontato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara alla Morte Nera di Star Wars, descrivendo le sue affermazioni come “arroganti, cialtrone e luride”. Cruciani, intervistato da Il Tempo, ha sottolineato l’importanza della libertà di espressione, sostenendo che Raimo ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, anche se le sue parole sono state dure. Ha affermato che la punizione ha trasformato Raimo in una vittima e che non poteva essere considerata giusta. Secondo Cruciani, la sospensione è un errore, poiché non crede che Raimo abbia incitato alla violenza con le sue parole. Se il ministro si fosse sentito offeso, avrebbe dovuto rivolgersi a un tribunale, non utilizzare la scuola come strumento di punizione.
Cruciani ha anche lanciato un attacco alla sinistra, osservando che se un professore di destra avesse usato un linguaggio simile nei confronti di un ministro di sinistra, ci sarebbero state richieste di rimozione. Ha sostenuto che la sinistra non ha il diritto di indignarsi in questa situazione, affermando che la libertà di espressione dovrebbe essere incondizionata. Ha chiarito che la decisione di sospendere Raimo non è stata presa dal governo o da esponenti politici, ma da un ufficio preposto a simili decisioni.
La controversia ha suscitato un ampio dibattito sulla libertà di espressione e il rispetto reciproco nella sfera pubblica, evidenziando le tensioni politiche in corsa. Cruciani ha ribadito che sospendere un docente per le sue opinioni non solo è ingiusto, ma mina anche il principio di libertà che dovrebbe caratterizzare l’istituzione scolastica. La situazione di Raimo ha generato comprensibile angoscia, visto che si trova a dover vivere con uno stipendio significativamente ridotto.