L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di Mirikizumab, un farmaco innovativo che agisce su una delle vie infiammatorie centrali nella colite ulcerosa, migliorando la qualità della vita per i pazienti affetti da questa patologia. Mirikizumab è l’unico farmaco rimborsato diretto contro l’interleuchina-23, una proteina che svolge un ruolo cruciale nell’infiammazione associata alla colite ulcerosa.

Questa malattia colpisce lo strato interno del colon e si manifesta con sintomi gravi, come frequenti evacuazioni, sanguinamento rettale e urgenza intestinale. Colpisce prevalentemente giovani adulti, in particolare nella fascia di età tra i 15 e i 30 anni, con un quarto dei pazienti che ha meno di 18 anni. In Italia, circa 160.000 persone vivono con colite ulcerosa, con 4.000 nuove diagnosi ogni anno. L’impatto sulla vita sociale e lavorativa dei pazienti è significativo, generando una forte necessità di terapie efficaci.

Mirikizumab offre una speranza di miglioramento per questi pazienti. Salvo Leone, segretario generale di AMICI Italia, sottolinea le difficoltà nel descrivere i sintomi della malattia e l’isolamento che i pazienti spesso sperimentano. Un’indagine recente ha rivelato che sei lavoratori su dieci sono stati costretti a prendere congedo per la malattia, e il 20% ha subito discriminazioni al lavoro.

Il Mirikizumab è un anticorpo monoclonale destinato agli adulti, anche in presenza di altre patologie. La terapia prevede somministrazioni endovenose mensili, seguite da un’iniezione sottocutanea ogni dodici settimane. Il trattamento deve essere prescritto da un gastroenterologo.

Le cause della colite ulcerosa non sono ancora completamente comprese, ma fattori genetici possono aumentare il rischio. I pazienti sono incoraggiati a prevenire danni intestinali e complicazioni seguendo una terapia medica e adottando una dieta equilibrata, riducendo il consumo di latticini, grassi, cibi piccanti, alcol e caffeina durante le fasi acute. In fase di remissione, non sono necessarie restrizioni alimentari, e l’assunzione di fibre è raccomandata per supportare la salute del colon.

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