martedì, Ottobre 1, 2024
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Congresso AME. Dall’obesità all’osteoporosi: ecco tutti i trattamenti innovativi


Nodulo tiroideo, contraccettivi orali, ipotiroidismo subclinico in età pediatrica, diabete insipido, nuovi farmaci ipolipemizzanti: sono solo alcuni dei temi affrontati dagli oltre mille endocrinologi che si sono riuniti a Roma, durante la prima giornata di “Update in Endocrinologia Clinica”, il 21° Congresso Nazionale AME, l’Associazione Medici Endocrinologi. «Siamo molto felici di ritrovarci finalmente in presenza dopo oltre due anni di incontri online, a causa delle restrizioni imposte per il contenimento dei contagi da Covid-19», racconta il presidente dell’AME Franco Grimaldi.

Il Congresso in sintesi

Nella giornata inaugurale di giovedì 20 ottobre, ampio spazio non solo alle patologie ed ai loro trattamenti, ma anche uno sguardo alla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale, per fare il punto sul ruolo dell’endocrinologo e sui pregi e difetti dell’assistenza endocrinologica tra ospedale e territorio. Venerdì la parola passerà agli esperti che si confronteranno sul tema dei tumori differenziati della tiroide, ma anche sui prolattinomi, sui pazienti “resistenti” ai trattamenti e sulle donne in dolce attesa. «Nel pomeriggio del 21 ottobre verrà offerta un’ampia proposta di “mini corsi metabolici” che continueranno anche nella giornata di sabato e domenica. Prima della chiusura dei lavori, prevista per il 23 alle 12.30 – dice Grimaldi – si terrà una sessione plenaria, durante la quale verranno presentate le Linee guida AME-SIO sull’Obesità».

Un nuovo farmaco “contro” l’obesità

Il 21esimo Congresso AME, infatti, è anche un’importante occasione per fare il punto sul semaglutide, un farmaco che, usato per la terapia del diabete, a specifici dosaggi favorisce la perdita di peso nei pazienti obesi. Uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista Nature Medicine, conferma che semaglutide determina una riduzione del peso corporeo in media del 15%. «Anche se il farmaco è stato approvato da circa un anno dall’AIFA, in Italia non è stato ancora commercializzato. Eppure con questo trattamento, così come confermato dalle evidenze scientifiche, è possibile ottenere una riduzione del peso corporeo quasi tripla rispetto ai “vecchi” farmaci per l’obesità, con un’efficacia che dura nel tempo», spiega il presidente AME.  Con questo farmaco per la prima volta è possibile migliorare anche delle complicanze dell’obesità, come l’apnea notturna del sonno e la steatosi epatica non alcolica. «Una svolta importante per un’ampia fetta della popolazione – sottolinea Grimaldi -, considerando che l’obesità riguarda 6 milioni di italiani».

L’osteoporosi, un nemico silenzioso

Come l’obesità, anche l’osteoporosi, altro focus del Congresso AME, affligge un numero elevato di individui. È stimato che in Italia siano circa 4,5 milioni le persone affette da questa patologia. Sono le donne ad essere più colpite degli uomini: 3,5 milioni contro un milione. L’osteoporosi aumenta il rischio di fratture: ogni 3 secondi, nel mondo, un uomo o una donna si fratturano il femore, il polso o una vertebra a causa proprio di questa  patologia. Si tratta, purtroppo, di una malattia essenzialmente silenziosa: «Le persone, spesso, non sanno di avere le ossa indebolite fino a quando non si verificano fratture inaspettate e improvvise, specialmente a carico del femore, del polso e delle vertebre – aggiunge Grimaldi -. Le fratture dell’anca raddoppieranno quasi in tutto il mondo entro il 2050 e una delle cause principali è la fragilità delle ossa. Ed è proprio per prepararci ad affrontare al meglio questa emergenza – conclude il presidente AME – che abbiamo deciso di dedicare diverse sessioni a questo tema».

 



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