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venerdì, Ottobre 18, 2024
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COP16, GAM: “Ampia opportunità di investimento nella biodiversità”

La COP16, che si svolgerà dal 21 ottobre al 1 novembre a Cali, in Colombia, rappresenta un momento cruciale per l’implementazione della biodiversità, come evidenziato da Joe Hutchins di GAM Investments. Questa conferenza potrebbe segnare una transizione significativa nella governance globale della biodiversità, spostando l’attenzione dalla politica all’azione pratica. Hutchins sottolinea che il coinvolgimento di investitori e aziende potrebbe favorire un futuro in cui crescita economica e conservazione della biodiversità si sviluppano insieme, garantendo la sostenibilità del pianeta per le generazioni future.

La salvaguardia della biodiversità è tanto urgente quanto quella contro il cambiamento climatico, presenta rischi e opportunità per gli investitori, poiché oltre la metà del PIL mondiale dipende dalla natura. Le istituzioni finanziarie, pur non essendo al centro delle COP, hanno un ruolo fondamentale nel supportare la protezione e il ripristino degli ecosistemi. Hutchins osserva che i gruppi di investitori stanno iniziando a integrare la biodiversità nelle loro strategie, come dimostra “Finance for Biodiversity”, che gestisce oltre 21 mila miliardi di dollari.

Per affrontare il divario tra politiche e azioni concrete, le aziende devono elaborare piani di transizione per la biodiversità e garantire una rendicontazione del loro impatto. Iniziative come la Task Force for Nature-Related Financial Disclosures (TNFD) offrono un quadro per gestire i rischi legati alla biodiversità. La crescente legislazione, come il guadagno netto di biodiversità nel Regno Unito e le politiche UE sulla deforestazione, evidenzia l’urgenza di approcci più strutturati per la tutela della natura e la prevenzione del degrado degli ecosistemi.

Gli investitori hanno multe opportunità per promuovere la biodiversità, utilizzando soluzioni basate sulla natura che possono contribuire simultaneamente a combattere il cambiamento climatico. Si stima che progetti di questo tipo possano fornire fino al 37% della mitigazione necessaria entro il 2030 per rispettare l’Accordo di Parigi. Le obbligazioni legate alla natura rappresentano un’ulteriore opportunità di investimento e di miglioramento del portafoglio, sostenendo progetti agricoli e di conservazione.

Inoltre, strumenti innovativi come il “Rhino Bond” della Banca Mondiale dimostrano un cambio di paradigma nella finanza, dove l’attenzione alla natura produce risultati positivi in termini di conservazione. Attualmente, si stanno sviluppando crediti per la biodiversità, simili ai crediti di carbonio, che permetteranno alle aziende di finanziare attività capaci di generare guadagni in biodiversità, rispettando gli impegni assunti.

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