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Il discorso di Giorgia Meloni all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è concentrato sulle conseguenze globali dell’aggressione russa in Ucraina, definito un “domino” che destabilizza al di là dei confini del conflitto. La Premier italiana ha evidenziato la necessità di un nuovo approccio ai rapporti internazionali, tenendo presente il mutamento mondiale e la complessità delle sfide attuali, come l’Intelligenza artificiale. La Meloni ha sottolineato l’urgenza di costruire un modello di cooperazione basato sui principi della Carta delle Nazioni Unite, richiamando l’attenzione sulle sfide poste dalla Russia.

Il sostegno dell’Italia al diritto dell’Ucraina di difendere la propria sovranità è stato ribadito allineandolo al diritto di Israele di proteggersi, pur chiedendo a quest’ultimo di rispettare il diritto internazionale e la protezione della popolazione civile. In parallelo, Meloni ha riconosciuto il diritto del popolo palestinese a uno Stato, auspicando una leadership orientata al dialogo e alla stabilità della regione.

La Premier ha esortato a una cessazione immediata delle violenze a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani, sottolineando la necessità di evitare ulteriori tragedie nel Libano. In questo contesto, ha chiamato all’unità nella risposta alle crisi globali e ha menzionato la situazione in Venezuela, evidenziando la responsabilità dell’Italia nell’alzare la voce.

Meloni ha anche parlato dell’emergenza migranti, riprendendo l’appello fatto l’anno precedente per combattere il traffico di esseri umani, avvalorando la necessità che le Nazioni Unite intensifichino gli sforzi in tal senso, poiché le sfide attuali coinvolgono tutti i paesi.

Infine, la riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stata un punto focale, con Meloni che ha insistito sulla necessità di garantire uguaglianza e rappresentatività per evitare gerarchie ingiuste. Ha chiuso il suo intervento con un invito all’unità e alla responsabilità collettiva, rimarcando il compito di affrontare le sfide con determinazione e coraggio, affinché l’Italia possa continuare a svolgere un ruolo significativo nella comunità internazionale.

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