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Il countdown per le nomine Rai è ufficialmente iniziato, con domani che rappresenta una data cruciale. Tuttavia, ci sono incertezze e la situazione potrebbe cambiare all’ultimo minuto. La conferenza dei capigruppo del Senato ha confermato l’appuntamento, nonostante voci di un possibile slittamento.

Attualmente, maggioranza e opposizione si muovono in un clima di incertezza. Il voto di domani in Parlamento, con inizio alla Camera alle 9:30, rappresenta l’elezione dei quattro membri del nuovo Consiglio di amministrazione. Il centrodestra punta a non avere proroghe, desiderando un rinnovamento rapido dei vertici di viale Mazzini e un presidente confermato in Vigilanza. Il candidato favorito è Simona Agnes, sostenuta da Forza Italia. Maurizio Gasparri ha ribadito il supporto: “Agnes è molto qualificata e speriamo venga designata.” Tuttavia, per l’elezione del presidente serve il consenso dei due terzi della Commissione di Vigilanza, il che richiede un accordo con parte dell’opposizione. Il Cda è composto da sette membri, con elezioni da Camera, Senato, ministero dell’Economia e i dipendenti Rai. Con la recente uscita di Maria Stella Gelmini verso Noi Moderati, il centrodestra ha bisogno di ulteriori voti per il quorum necessario.

Nel campo delle opposizioni, Pd e Alleanza Verdi e Sinistra minacciano di non partecipare al voto, mentre il M5s sembra intenzionato a presentare un proprio candidato, Alessandro Di Majo, per evitare una maggioranza “monocolore”. Giuseppe Conte ha aperto a possibili candidature di compromesso, ma il nome di Agnes non sembra soddisfare le richieste del M5s. Matteo Renzi potrebbe rivelarsi decisivo, con i suoi due membri potenzialmente determinanti per la maggioranza.

Tra le alternative per la presidenza Rai si sono fatti avanti Antonio Di Bella, Giovanni Minoli e Milena Gabanelli, tutte figure di spicco con esperienze significative nel servizio pubblico. Se non si raggiungerà un accordo, la presidenza potrebbe andare al membro più anziano del Cda, Antonio Marano, ex direttore di Rai2. L’incarico di amministratore delegato sembra destinato a Giampaolo Rossi, in quota FdI. La situazione resta fluida e gli sviluppi sono attesi con trepidazione.

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