La curcumina, estratta dalla curcuma, rappresenta un promettente agente terapeutico nel trattamento del cancro grazie ai suoi molteplici meccanismi di azione. Il suo meccanismo di azione non è ancora del tutto compreso appieno. Si raccomanda di consultare un medico prima di integrare la curcumina nella propria terapia oncologica, soprattutto in combinazione con altri farmaci.

In questo articolo esaminiamo le principali controindicazioni ed effetti collaterali: cos’è la curcumina, comue usarla, meccanismo di azione e ricerche in corso.

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Cos’è la Curcumina

Cos’è la curcumina? La curcumina è un composto polifenolico estratto dalla radice della Curcuma longa, una pianta erbacea della famiglia delle Zingiberaceae. Conosciuta principalmente come spezia culinaria, la curcuma ha una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

Negli ultimi decenni ha attirato l’attenzione della comunità scientifica per il suo potenziale ruolo nel trattamento e nella prevenzione del cancro.

La curcumina è il principale componente attivo della curcuma, rappresentando circa il 2-5% del peso della radice essiccata. È responsabile del caratteristico colore giallo della spezia.

Tutte le proprietà della curcuma: quali sono?

Oltre alle possibili proprietà anticancerogene la curcumina contenuta nella curcuma ha anche altre proprietà:

  • Antinfiammatorie: è un potente antinfiammatorio naturale. Può modulare vari mediatori infiammatori e ridurre l’infiammazione cronica, che è alla base di molte malattie moderne come l’obesità, il diabete, i disturbi cardiovascolari e i tumori.
  • Antiossidanti: è un efficace antiossidante che combatte i radicali liberi e protegge le cellule dai danni ossidativi. Questo contribuisce a prevenire l’invecchiamento precoce e numerose malattie degenerative.
  • Neuroprotettive: recenti studi ne hanno evidenziato un potenziale effetto neuroprotettivo. Essa può attraversare la barriera emato-encefalica e proteggere i neuroni da vari fattori di stress, rendendola promettente nel trattamento di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

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Negli esperimenti sugli animali si è visto che influirebbe sull’insorgenza di queste malattie anche con un’azione diretta su fegato e pancreas.

Studi condotti sugli uomini hanno evidenziato un calo di zuccheri nel sangue in soggetti diabetici, un aumento del colesterolo HDL (quello “buono”) a scapito di quello cattivo (LDL). Inoltre in persone con aterosclerosi si è evidenziata una diminuzione dei livelli di fibrinogeno nel sangue, con conseguente minor rischio di trombi.

Qui trovate un articolo sull’uso clinico della curcumina nelle malattie autoimmuni

Turmerone: le proprietà benefiche

Il turmerone è un altro componente della curcuma, noto per il suo sapore pungente. Anche il turmerone ha dimostrato proprietà benefiche, sebbene meno studiate rispetto alla curcumina.

Meccanismo di Azione della curcumina contro il cancro: come funziona?

Il meccanismo di azione della curcumina nel contesto del cancro è complesso e multifattoriale. I principali effetti includono:

  1. Inibizione della Proliferazione Cellulare: può inibire la crescita delle cellule tumorali attraverso la modulazione di vari segnali cellulari, compresi quelli coinvolti nella proliferazione e nella sopravvivenza cellulare.
  2. Induzione dell’Apoptosi: favorisce la morte programmata delle cellule cancerose, un processo fondamentale per il controllo della crescita tumorale.
  3. Inibizione dell’Angiogenesi: può ridurre la formazione di nuovi vasi sanguigni necessari per la crescita e la metastatizzazione del tumore.
  4. Effetti Antinfiammatori: modula le vie infiammatorie, che spesso giocano un ruolo cruciale nella progressione del cancro.
  5. Attività Antiossidante: combatte lo stress ossidativo, che può danneggiare il DNA e contribuire allo sviluppo del cancro.

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Controindicazioni ed Effetti Collaterali della curcumina

Nonostante i suoi potenziali benefici, l’uso della curcumina presenta alcune controindicazioni ed effetti collaterali che devono essere considerati:

  1. Problemi Gastrointestinali: alcuni individui possono sperimentare disturbi gastrointestinali come nausea, diarrea e dolore addominale.
  2. Interazioni Farmacologiche: può interagire con alcuni farmaci, influenzando la loro efficacia e metabolismo. È particolarmente importante consultare un medico se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti, poiché la curcumina può aumentare il rischio di sanguinamento.
  3. Allergie: sebbene rare, possono verificarsi reazioni allergiche che si manifestano con eruzioni cutanee o difficoltà respiratorie.

Uso in Combinazione con Altri Farmaci Oncologici

La curcumina è studiata anche per il suo potenziale sinergico con altri trattamenti oncologici. Può potenziare l’efficacia di farmaci chemioterapici e radioterapici attraverso vari meccanismi:

  1. Aumento della Sensibilità: può rendere le cellule tumorali più sensibili ai trattamenti convenzionali, migliorando l’efficacia della chemioterapia e della radioterapia.
  2. Riduzione della Tossicità: può aiutare a mitigare alcuni effetti collaterali dei trattamenti oncologici, migliorando la tollerabilità per i pazienti.
  3. Prevenzione della Resistenza ai Farmaci: può contrastare lo sviluppo della resistenza ai farmaci da parte delle cellule tumorali, un problema significativo nella terapia del cancro.

Come Assumere la Curcumina?

Uno dei principali ostacoli all’uso terapeutico della curcumina è la sua scarsa biodisponibilità, ovvero la capacità dell’organismo di assorbirla e utilizzarla efficacemente.

La forma più comune di assunzione della curcumina è attraverso la curcuma in polvere, utilizzata in cucina per preparare piatti speziati. Tuttavia, la quantità presente nella curcuma in polvere è relativamente bassa.

Gli integratori di curcumina sono formulati per fornire dosi concentrate.

La dose giornaliera varia in base alla formulazione, solitamente tra 500 e 2000 mg di estratto di curcumina al giorno.

Come Migliorare l’Assorbimento da parte dell’organismo?

La piperina, un alcaloide presente nel pepe nero, è nota per aumentare significativamente la biodisponibilità della curcumina.

La piperina infatti inibisce gli enzimi intestinali che degradano la curcumina, aumentandone l’assorbimento.

Aggiungere quindi un pizzico di pepe nero alla curcuma in polvere o scegliere integratori che contengono piperina.

La curcumina inoltre è liposolubile, il che significa che si dissolve nei grassi, migliorandone l’assorbimento.

Può essere utile quindi assumerla con oli vegetali (come l’olio di cocco o di oliva), burro chiarificato (ghee), o altre fonti di grassi sani.

Alcuni integratori di curcumina sono formulati con fosfolipidi per migliorare la biodisponibilità come vedremo di seguito.

Formulazioni Avanzate per un migliore assorbimento da parte dell’organismo

Negli ultimi anni, sono state sviluppate varie tecnologie per migliorare la biodisponibilità della curcumina.

  • Curcumina Fitosomiale: è legata ai fosfolipidi per migliorare l’assorbimento.
  • Micronizzata: Riduzione delle dimensioni delle particelle per aumentarne la superficie e l’assorbimento.
  • Nanocurcumina: Uso della nanotecnologia per creare particelle più piccole, migliorando la sua solubilità e assorbimento.



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