curcuma

L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una malattia genetica rara che colpisce principalmente i motoneuroni, portando a significative disabilità motori e respiratorie nei neonati e nei giovani adulti. La causa principale è una mutazione nel gene survival motor neuron (SMN)1, mentre il gene SMN2 può fornire un’italiana parziale di questa funzione, influenzando la gravità della patologia.

Recenti ricerche condotte dall’Università Statale di Milano hanno evidenziato il potenziale terapeutico della curcumina, un antiossidante derivato dalla curcuma, su un modello di SMA. Gli studi hanno mostrato che le cellule staminali neurali (NSC) di un modello SMN-Δ7 presentano stress ossidativo elevato, e la curcumina ha la capacità di modificare queste cellule, potenzialmente favorendo la loro differenziazione in motoneuroni. Gli antiossidanti, tra cui la curcumina, possono attivare la proteina NRF2, che gioca un ruolo fondamentale nella risposta allo stress ossidativo.

La curcumina, nota per i suoi effetti anti-infiammatori e antiossidanti, è utilizzata in medicina tradizionale cinese e indiana da millenni. La ricerca ha dimostrato che l’assunzione di curcumina può avere effetti benefici su diverse malattie, incluso l’Alzheimer. Nel contesto della SMA, i ricercatori hanno trovato che l’attivazione di NRF2 da parte della curcumina non solo stimola la produzione di SMN, ma può anche migliorare le funzioni delle cellule staminali neurali.

I risultati, pubblicati sull’International Journal of Molecular Sciences, suggeriscono che mentre la curcumina non può sostituire i farmaci attualmente disponibili per la SMA, potrebbe diventare parte di un approccio nutraceutico atto a migliorare la qualità della vita dei pazienti che non rispondono adeguatamente a questi trattamenti. Raffaella Adami e Daniele Bottai, insieme a collaboratori e tirocinanti, sollecitano ulteriori studi per chiarire i meccanismi molecolari attraverso i quali la curcumina esercita i suoi effetti.

In sintesi, la curcumina rappresenta una promettente direzione di ricerca per sviluppare terapie integrate per la SMA, potenzialmente contribuendo a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione.

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