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Da Rauti a Berlusconi (passando per D’Alema), quando le elezioni locali sono fatali

Cristo si è fermato a Eboli, Berlusconi a Catanzaro e D’Alema a Campobasso. In un periodo in cui il voto in Liguria mette alla prova il ‘campo largo’, è facile osservare come le urne locali possano influenzare gli equilibri nazionali, talvolta con effetti fatali. Un caso emblematico è quello del 2000, quando le regionali portarono alla caduta del governo D’Alema, dopo una sconfitta politica significativa per il centrosinistra, che perse regioni chiave come Liguria e Calabria. Nel caso del Molise, l’ulivista Giovanni Di Stasi fu sconfitto da Michele Iorio di Forza Italia, dopo che la vittoria di Di Stasi fu annullata dal Tar.

Le regionali hanno avuto un impatto anche sul governo di Berlusconi. Nel 2005, dopo il netto successo del centrosinistra, Berlusconi si dimise, per poi riformare il governo con il Berlusconi III. Questo dimostra come, nonostante momenti di crisi, il leader di Forza Italia fosse abile nel riprendersi politicamente. Il Partito Democratico ha subito perdite ingenti alle elezioni regionali del 2009, con la sconfitta di Renato Soru in Sardegna a favore di Ugo Cappellacci. La reazione di Walter Veltroni, dimessosi per salvaguardare il progetto del partito, evidenziò il livello di crisi interna.

Le elezioni locali non hanno solo fermato o deviato progetti nazionali; hanno anche segnato momenti storici. Gianfranco Fini, ad esempio, ha vissuto un momento cruciale nel ’93, quando la sua carriera politica si è intersecciata con il boom del bipolarismo, partendo dall’Euromercato di Casalecchio di Reno. Il successo di Berlusconi ha innescato un cambiamento radicale nella politica italiana, delineando il centrodestra moderno.

A sinistra, le elezioni del giugno ’75 furono decisive per il Pci, che raggiunse un risultato record, registrando oltre 11 milioni di voti. Amministratori come Luigi Petroselli e Renato Zangheri emersero come figure chiave. Nonostante la crescita impressionante del Pci, la Dc mantenne un certo controllo fino al ’76; tuttavia, il 1975 segnò l’inizio della stagione del compromesso storico. La storia elettorale italiana evidenzia come i risultati locali possano cambiare il panorama politico nazionale, dimostrando la loro importanza cruciale.

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