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Il disegno di legge per le start up, recentemente approvato dal Senato, include una misura significativa per le piccole e medie imprese (PMI), introducendo il “Fondo dei fondi”. Questo fondo, previsto per essere operativo nei primi mesi del prossimo anno, si basa sull’ampliamento di uno strumento già esistente, il “Patrimonio Destinato”, creato dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) durante la pandemia da Covid-19. La normativa stabilisce che il 49% delle quote del fondo sia detenuto dalla CDP, mentre il restante 51% dovrà essere sottoscritto da co-investitori privati, alle stesse condizioni del patrimonio già destinato.

Il nuovo fondo avrà la possibilità di effettuare interventi a condizioni di mercato, investendo tramite la sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio istituiti in Italia e di nuova costituzione. Questi organismi dovranno principalmente orientarsi verso titoli quotati su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione italiani, emessi da aziende di medio-piccola capitalizzazione con sede legale o una presenza operativa significativa in Italia, inclusi anche quelli con un fatturato annuale inferiore a 50 milioni di euro. Inoltre, potranno rientrare nel campo di applicazione delle nuove disposizioni i titoli emessi da quegli emittenti che hanno completato con successo il processo di ammissione alla quotazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione italiane, con una data certa per l’inizio delle negoziazioni.

Giulio Centemero, deputato della Lega e capogruppo in Commissione Finanze, ha espresso soddisfazione per l’approvazione in seconda lettura della proposta di legge sulle start up, evidenziando come l’aggiunta del fondo dei fondi rappresenti una misura fondamentale per il settore dell’innovazione e dei mercati finanziari. Questa iniziativa è vista come un passo importante per sostenere le PMI e promuovere investimenti nel mercato italiano, contribuendo così alla rinascita economica in un contesto post-pandemia. La legge, quindi, emerge come un potenziale motore per l’innovazione e l’espansione delle PMI, con benefici attesi sia per gli imprenditori che per gli investitori.

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