20.6 C
Roma
martedì, Ottobre 8, 2024
HomeSalute e BenessereDiabete, connessioni pericolose con il cuore e i reni

Diabete, connessioni pericolose con il cuore e i reni

Le evidenze scientifiche indicano che gestire il diabete esclusivamente concentrandosi sulla glicemia non è sufficiente. Questa patologia deve essere considerata come un fattore di rischio per la salute cardiovascolare, renale e metabolica. Infatti, le persone diabetiche hanno un rischio di infarto del miocardio 2-3 volte maggiore rispetto a chi non è diabetico e un aumento di 2-5 volte nel rischio di scompenso cardiaco. Inoltre, il 40% dei pazienti sviluppa Malattia renale cronica (Mrc), ma solo un diabetico su dieci ne è consapevole.

La cura del diabete richiede quindi non solo un controllo glicemico, ma anche strategie per proteggere gli organi da danni. È fondamentale riconoscere le relazioni tra cuore, reni e metabolismo, adottando un approccio multidisciplinare. Interventi come esami del sangue e delle urine, diagnosi precoce delle complicanze e uso di farmaci innovativi sono essenziali. Questi approcci non migliorano solo il controllo glicemico, ma prevengono anche complicanze gravi come la Mrc e gli eventi cardiovascolari fatali.

La salute dei sistemi cardiovascolare, renale e metabolico è interconnessa; il malfunzionamento di uno di essi può influenzare negativamente gli altri, aumentando il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari. Il diabete raddoppia il rischio di eventi cardiovascolari, rendendo necessaria una gestione integrata della malattia. L’attenzione deve essere rivolta alle connessioni nefro-cardio-metaboliche per mantenere la salute degli organi bersaglio.

Nella fase iniziale, l’insufficienza renale può essere asintomatica. È essenziale che i pazienti diabetici si sottopongano regolarmente a esami per monitorare la funzione renale e mantenere bassi i livelli di glicemia. L’uso di glifozine, farmaci specifici, è raccomandato poiché riducono la pressione nel glomerulo renale, proteggendolo.

Le connessioni tra diabete, ipertensione e patologie cardiovascolari richiedono un monitoraggio attento. Le terapie per ipertensione e diabete possono rallentare la progressione della Mrc. Gli Sglt2 inibitori, inizialmente sviluppati per il diabete, sono ora considerati fondamentali per la prevenzione del danno renale e nella gestione globale della malattia. Le recenti Linee Guida evidenziano l’importanza di una visione sinergica nella cura del paziente, per preservare la funzione renale e migliorare gli esiti complessivi.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI