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domenica, Ottobre 13, 2024
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Diddy, un suo collega ammette: “Ora parlo io, alle sue feste a 16 anni”

Tra vip che scelgono il silenzio, avvocati che prendono la parola e denunce, Nick Cannon ha deciso di commentare il caso di Diddy in modo sereno. Ospite nel programma radiofonico The Breakfast Club, il rapper e attore ha raccontato la sua esperienza alle feste di Sean Combs. Cannon ha rivelato di aver partecipato a questi eventi quando aveva circa 16 anni, specificando di non aver mai assistito a situazioni gravi, poiché si trovava nelle feste principali e non nelle celebri “freak off”.

Nick ha chiarito: “Ora parlo io, perché non voglio che siano altri a raccontare cose non vere. Non ho nulla da nascondere e per questo motivo parlo. Vivo nella verità”. Ha descritto le feste di Diddy come molto popolari alla fine degli anni ’90 e ha affermato di non aver mai vissuto esperienze negative durante la sua presenza. “Ero lì con molta altra gente”, ha aggiunto, citando anche il video musicale di The Notorious, “One More Chance”, come esempio di ciò che si svolgeva in quegli eventi.

In un altro contesto, è emersa anche la nuova dichiarazione dell’avvocato di Diddy, che ha fornito aggiornamenti sulla situazione del suo assistito in carcere. Secondo l’avvocato, il cibo rappresenta una delle maggiori difficoltà per Diddy. Ha sottolineato l’importanza di un processo equo, lamentando fughe di notizie che influenzano l’opinione pubblica e la giuria. “Fughe di notizie molto gravi sono avvenute e questo è ingiusto. Agenti e governo sono i responsabili”, ha affermato, riferendosi a documenti e accuse rese pubbliche, inclusi video con Cassie. L’avvocato ha promesso di lavorare affinché tali situazioni non si verifichino più, considerando questi eventi come ingiusti e sbagliati.

Cannon, parlando con libertà e senza timori, suggerisce che la paura di molti a rilasciare commenti possa derivare da qualcosa da nascondere. Lui, al contrario, si sente a suo agio nel rivelare la sua esperienza e nel distinguere tra le diverse tipologie di feste che si tenevano. Le parole di entrambi i protagonisti riflettono una situazione complessa e delicata, influenzata da media e opinione pubblica.

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