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giovedì, Ottobre 17, 2024
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Domani arringa difesa Salvini, la Lega in piazza a Palermo

L’appuntamento per un raduno di simpatizzanti leghisti è fissato alle 10 davanti al Teatro Politeama di Palermo, per esprimere solidarietà al ministro Matteo Salvini, attualmente sotto processo per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio. L’arringa difensiva dell’avvocata Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia, si svolgerà contemporaneamente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli. La procura di Palermo ha richiesto sei anni di carcere per Salvini, accusato di avere violato convenzioni internazionali e normative sul soccorso in mare, nei confronti di 147 migranti bloccati sulla nave Open Arms nell’estate del 2019.

Il Procuratore aggiunto di Palermo, Marzia Sabella, ha affermato che il rifiuto di Salvini di far sbarcare i migranti costituisce “sequestro di persona” e una grave violazione dei diritti umani. Durante la requisitoria, durata sette ore, Sabella ha insistito sull’obbligo di fornire un porto sicuro e ha criticato la mancanza di testimonianze da parte delle persone offese, sottolineando che molte di esse sono irreperibili e vulnerabili.

I pubblici ministeri hanno contestato la narrazione di Salvini secondo cui il controllo dei confini prevale sui diritti umani, affermando che “non si può invocare la difesa dei confini senza tutelare vite umane”. Hanno aggiunto che le persone in mare devono essere salvate indipendentemente dalla loro identificazione, incluso chiunque possa essere considerato illegale.

La difesa di Salvini, rappresentata dall’avvocata Bongiorno, ha respinto le accuse, sostenendo che è stato presentato un quadro distorto della realtà e che le decisioni relative al ritardo dello sbarco erano condivise con altri membri del governo. Secondo la difesa, non si sta processando l’operato di Salvini singolarmente, ma piuttosto una linea politica più ampia.

Domani inizierà la fase di difesa e si attende la sentenza, che verrà emessa tra la fine di ottobre e inizio novembre. Le parti coinvolte si preparano a confrontarsi nuovamente, mentre l’attenzione rimane alta su questa delicata questione di diritto e umanità.

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