Francesco Pazienza, ex agente del Sismi, commenta lo scandalo dei dossieraggi svelato dalla Procura di Milano, affermando che non si sorprende per quanto accaduto. Secondo lui, chi ha vissuto in quei contesti sa che esiste un mercato parallelo sempre attivo e si dice stupito dal fatto che le persone si meraviglino di tale realtà. Ricollegandosi alla sua esperienza personale, racconta come già negli anni ‘81-82 fosse in grado di neutralizzare tentativi di intercettazione, grazie a tecnologie fornite da un americano che gli permettevano di monitorare eventuali anomalie. Pazienza rileva che le tecnologie moderne sono molto più avanzate, consentendo l’accesso a informazioni in modo più sofisticato e che esiste un continuo gioco tra sistemi di hacking e contromisure.
Riguardo al pericolo per la democrazia, Pazienza sottolinea che tali pratiche danneggiano il funzionamento democratico di un paese. Tuttavia, non bisogna illudersi che situazioni simili non si verifichino anche in altre nazioni, come Francia o Inghilterra, dove ha vissuto per dieci anni. Riferisce che anche lì si verificavano pratiche poco ortodosse, sottolineando un livello di degrado nella società, specialmente in relazione agli intrusivi tentativi di ottenere informazioni personali, come quelle riguardanti la vita privata di individui. In conclusione, critica la volgarità che ha assunto la situazione attuale, mettendo in primo piano le sfide che queste situazioni pongono alla sicurezza e alla riservatezza delle persone.