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mercoledì, Ottobre 9, 2024
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È ora di dire basta

Vanessa Ferrari, la famosa ginnasta italiana, ha annunciato il suo ritiro dalla ginnastica all’età di 33 anni. In una dichiarazione rilasciata a “Brescia Oggi”, ha spiegato che la sua decisione di ritirarsi era già stata presa prima delle Olimpiadi di Parigi, dove sperava di chiudere la sua carriera agonistica. “Sto annunciando il ritiro ora. Questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Mi spiace non sia stato così”, ha affermato, aggiungendo che fisicamente gli infortuni stanno influenzando il suo stato attuale. Nonostante la delusione per non poter competere a Parigi, Vanessa ha dichiarato di sentirsi serena nella sua decisione.

Enrico Casella, direttore tecnico della nazionale di ginnastica artistica femminile e storico allenatore di Ferrari, ha confermato che il ritiro era atteso, specialmente dopo l’infortunio che le aveva impedito di partecipare alle ultime competizioni. Casella ha sottolineato che Ferrari rimarrà nel mondo della ginnastica, con progetti in vista di una carriera da allenatrice, un’opzione che potrebbe valorizzare la sua vasta esperienza e conoscenza del settore. Ha infatti affermato che sarebbe un peccato sprecare le competenze di Vanessa, la quale ha già avuto precedenti esperienze di allenamento e si è trovata bene.

Casella ha definito Ferrari “la più grande ginnasta italiana di tutti i tempi” e ha riconosciuto che, senza gli infortuni, avrebbe potuto raggiungere traguardi ancora più alti. Nonostante le difficoltà fisiche, Ferrari ha sempre dimostrato una straordinaria forza e determinazione per tornare a competere. Due dei momenti più memorabili condivisi con Ferrari, secondo Casella, includono il titolo mondiale nell’all-around del 2006, quando aveva solo 16 anni, e la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo.

Vanessa Ferrari lascia quindi un’eredità indelebile nel mondo della ginnastica, simbolo di resilienza e talento, e si prepara per una nuova fase della sua vita, quella di allenatrice, continuando a contribuire a un sport che ha segnato profondamente la sua vita.

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