ecco spiegato come astronomi mappare universo sconfinato v3 726612

L’astronomia di precisione ha rivelato che siamo un piccolo pesce in un vasto oceano cosmico. Ma come determinano gli astronomi la posizione degli oggetti celesti rispetto a noi?

La meccanica celeste è complessa, soprattutto quando si considerano migliaia di corpi come nel Sistema Solare. La soluzione sta nel misurare ripetutamente le loro posizioni. Per pianeti e lune, conosciamo abbastanza bene le loro orbite. Tuttavia, per corpi più piccoli come gli asteroidi, specialmente quelli vicini alla Terra, è fondamentale capire le loro orbite precise per prevenire possibili collisioni.

Gli astronomi hanno scoperto il 90% degli asteroidi potenzialmente pericolosi per il pianeta (di dimensioni superiori a 1 chilometro) utilizzando telescopi radio, infrarossi e ottici. L’uso della tecnologia radar ha permesso una maggiore precisione dei parametri orbitali.

Per conoscere il nostro posto nella Via Lattea, gli astronomi utilizzano il metodo della parallasse, che sfrutta la trigonometria. Questo metodo calcola come una stella cambia la sua posizione apparente nel cielo mentre la Terra orbita attorno al Sole. Il satellite Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea ha creato la mappa più precisa della Via Lattea, determinando la posizione e il moto di oltre un miliardo di stelle, esopianeti, comete, asteroidi nel Sistema Solare e persino alcuni buchi neri.

L’astronoma Henrietta Swan Leavitt aprì la strada alla misurazione delle distanze extragalattiche attraverso le variabili Cefeidi. Edwin Hubble scoprì che quasi tutte le galassie si stanno allontanando da noi, fornendo la prima evidenza che l’universo è in espansione. Il redshift, simile allo spostamento Doppler, ci aiuta a costruire un’immagine tridimensionale dell’universo.

Le galassie sono organizzate in una struttura chiamata rete cosmica, modellata da tutte le forme di materia ed energia. Progetti futuri, come quello dell’Osservatorio Vera Rubin, forniranno importanti intuizioni sul mistero della materia oscura e dell’energia oscura, che costituiscono il 95% di tutto il contenuto di materia-energia dell’universo.

Da millenni, abbiamo usato i cieli per navigare sul nostro pianeta e mappare il nostro cammino. La nostra ossessione per la mappatura si è estesa, dal nostro semplice puntino blu alle galassie più lontane che abbiamo mai visto.



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