Logo TSRM PSTRPLa Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni  sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che rappresenta 19 delle 30 professioni  sanitarie e circa 220.000 professionisti sanitari, ha inviato alcune riflessioni in tema di sanità, ai  leader di Partiti e Movimenti politici in previsione delle prossime elezioni. 

«Il nostro Sistema sanitario è sorretto da molteplici professioni e trae la sua forza e sostenibilità  dalla multiprofessionalità e interdisciplinarità – afferma Teresa Calandra, Presidente della Federazione, che continua – Senza le donne e gli uomini che vi operano, le strutture sarebbero scatole  vuote, le tecnologie oggetti inutili, con un conseguente ingente spreco di denaro come troppo spesso accadeva in passato».  

La FNO TSRM e PSTRP comprende 19 differenti profili che operano nelle aree tecnica (diagnostica e  assistenziale), della riabilitazione e della prevenzione, tutte parimenti importanti per rispondere,  ognuno per le sue specifiche competenze, ai bisogni di salute degli individui del nostro Paese: Assistente sanitario, Dietista, Educatore professionale, Fisioterapista, Igienista dentale, Logopedista, Ortottista assistente di oftalmologia, Podologo, Tecnico audiometrista, Tecnico audioprotesista,  Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Tecnico di neuro fisiopatologia, Tecnico ortopedico, Tecnico sanitario di laboratorio biomedico, Tecnico sanitario di  radiologia medica, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Terapista occupazionale.  

Queste premesse dovrebbero portare tutte le parti in causa a ragionare e operare in base a progetti condivisi, che tengano conto dell’interesse generale e della centralità della persona; ciononostante sembra continui a prevalere un modus operandi egocentrico e corporativistico, nel quale si cerca di  sfruttare ogni singola opportunità per accrescere il proprio centro di interesse, senza tener conto  del bene comune, dell’interesse del nostro Paese. 

Partendo da queste considerazioni, oltre all’irripetibile opportunità offerta dal PNRR, la Federazione ha ritenuto opportuno consegnare ai leader di Partiti e Movimenti politici alcune riflessioni che rappresentano una concreta base che guarda all’interesse comune, sulla quale riflettere e discute re, se si condivide la necessità di dar vita ad una vera riforma del nostro Sistema sanitario nazionale, lungimirante, equa, efficace ed efficiente: 

  • coinvolgimento nelle politiche di riordino del Sistema salute di tutte le rappresentanze istituzionali delle professioni sanitarie, sia a livello nazionale che regionale, se realmente si vogliono sviluppare nuovi modelli organizzativi che tengano conto di tutte le esperienze e professionalità  di chi vive quotidianamente le eterogenee realtà sanitarie del nostro Paese e ne conosce profondamente le criticità ed i punti di forza; 
  • valorizzazione concreta delle professioni sanitarie, sia in termini di oggettiva determinazione  del fabbisogno che di adeguata responsabilizzazione e retribuzione, in coerenza con le attuali e  maggiori competenze e attività che i nostri sanitari garantiscono, offrendo loro anche la possibilità di effettuare attività in libera professione, superando quanto previsto, solo per loro, in tema  di esclusività del rapporto di impiego;  
  • riforma della formazione di base e continua, rendendola adeguata a garantire le competenze  idonee, per tipologia e qualità, a individuare e gestire reali bisogni di salute; tali competenze dovranno anche essere coerenti con i nuovi modelli organizzativi e con l’innovazione tecnologica, massimizzando il contributo delle specifiche competenze professionali attraverso la previsione,  per le materie caratterizzanti, di docenze tenute da professionisti/e della professione;  
  • sostegno della ricerca, con finanziamenti dedicati anche alle nostre professioni sanitarie, che  generino interesse e favoriscano le colleghe e i colleghi nell’intraprendere un percorso che oggi risulta ostacolato e antieconomico, di cui il Paese e il suo Sistema sanitario avrebbero, invece,  bisogno;  
  • riconoscimento e supporto alle Istituzioni ordinistiche, anche in termini economici e non solo  di responsabilità, considerato quanto in questi ultimi anni hanno fatto, agendo con rigore e sen so del dovere per ottemperare alla previsione normativa in tema di verifica dell’assolvimento dell’obbligo vaccinale per i professionisti sanitari; 
  • superamento del pregiudizio di genere, che produce effetti distorsivi legati al genere attraverso  la formazione, l’informazione e l’applicazione di quanto già previsto dalle normative europee e nazionali.  

«Nell’auspicare che queste proposte essenziali, esemplificative ma non esaustive, possano essere condivise dai nostri destinatari e suscitare un reale interesse al punto da spingerli ad avviare un  costruttivo confronto su di esse facendole rientrare tra i temi delle loro agende elettorali o di Governo, anche coinvolgendo i candidati e successivamente coloro che saranno eletti, la nostra Fede razione si rende disponibile per qualsiasi necessità di approfondimento», conclude la Presidente Calandra.  



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