“Il Vaticano ha fatto una ottima mossa, doverosa, riaprendo il caso di Emanuela Orlandi. Da 40 anni il Vaticano subisce una gravissima campagna di calunnia di aver stuprato e ucciso Emanuela. Invece Emanuela non ha mai subito nessuna violenza e fu trattata sempre umanamente. Io Alì Agca sono disposto a fare delle rivelazioni con delle prove documentali indiscutibili sia davanti la magistratura vaticana sia davanti una eventuale commissione di inchiesta del Parlamento italiano”. Lo dice all’Adnkronos Alì Agca, l’attentatore di papa Giovanni Paolo II, commentando la decisione di riaprire le indagini sul caso Orlandi.
“Quanti vogliono distruggere il Vaticano anche con le calunnie di pedofilia contro i Papi onesti – spiega sempre l’ex esponente dei lupi grigi turchi – sono gli stessi centri dei poteri diabolici internazionali che nascondono verità orribili sui covi della pedofilia (…). Speriamo, dunque, che Emanuela Orlandi possa ritornare alla sua famiglia in questo anno”.
L’attentatore di papa Giovanni Paolo II dopo aver evocato anche un ruolo della Cia e di Gladio ribadisce come “il Vaticano rimanga l’unico ultimo baluardo istituzionale mondiale nella difesa della vita e della dignità dell’umanità intera. L’Europa occidentale rimane il perno della democrazia contro la barbarie della Cina, gli errori della Russia e la tirannia dell’impero americano. E’, quindi, sotto la guida spirituale morale del Vaticano che l’Europa deve diventare una potenza internazionale indipendente – continua Agca all’Adnkronos – per edificare un nuovo ordine mondiale all’insegna del Vangelo, della pace, della prosperità e della libertà, dell’eguaglianza e della fratellanza tra tutti i popoli del mondo”. (di Silvia Mancinelli)