mercoledì, Ottobre 2, 2024
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Escono le "Tredici canzoni urgenti" di Vinicio Capossela


Ospiti ‘ideali’ Bertolt Brecht e Ludovico Ariosto

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Vinicio Capossela

“Quando la propaganda crea ad arte le ’emergenze’, è necessario recuperare il rapporto con il reale e affrontare le ‘urgenze’, quelle vere, che affliggono la società umana”. E’ questa la motivazione che accompagna le ‘Tredici canzoni urgenti’, come si intitola il nuovo album di Vinicio Capossela in uscita venerdì su cd, vinile e in digitale. Anticipato dai brani ‘La crociata dei bambini’, ‘La parte del torto’ e dal nuovo estratto ‘All you can eat’, il disco sarà presentato in anteprima giovedì alle 21 nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

‘Tredici canzoni urgenti’ è un disco che intende dare voce ai “problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo: la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la delega da parte degli adulti all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il carcere inteso come reclusione senza rieducazione, il parossismo consumistico generato dal capitalismo predatorio. Un campionario di mali che abbiamo quotidianamente davanti ai nostri occhi ma che non riusciamo più a vedere, a sentire, a capire”, spiega Capossela.

Al fianco degli ospiti reali, il disco è popolato da ospiti ideali, a partire proprio da Bertolt Brecht “lucido decodificatore della Storia” citato anche nel brano ‘La parte del torto’, quella che lo scrittore e drammaturgo tedesco affermava essere di “chi doveva lottare per la giustizia e la libertà sovvertendo il sistema borghese”, in contrapposizione ai “posti buoni occupati dai ricchi che detengono capitale e potere”.

Con Brecht, altro ‘ospite ideale’ del disco è Ludovico Ariosto, evocato in due brani: ‘Ariosto Governatore’, una ballata ispirata alle lettere scritte durante l’esercizio del suo ruolo di governatore in Garfagnana, che esprimono la frustrazione di non potere incidere su una realtà in cui il potente è sempre intoccabile e l’umile è oggetto di ogni vessazione; e ‘Gloria all’Archibugio’, una marcia di tono rinascimentale che rievoca l’Orlando Furioso e le guerre d’Italia.

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