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Ex Senatore Antonio Papania del PD Arrestato per Voto di Scambio: Nuove Accuse di Frode anche nei Confronti dell’UE

Al termine di un’indagine condotta dalla Procura Europea e dai pm di Marsala, è stato arrestato l’ex senatore del Pd Antonio Papania, attualmente agli arresti domiciliari, accusato di corruzione e frode ai danni dell’Unione Europea. Papania, insieme ad altri indagati, avrebbe indebitamente utilizzato circa 9 milioni di euro provenienti dai fondi dell’Unione Europea.

Le accuse nei confronti di Papania si sono ampliate rispetto a quelle iniziali di scambio elettorale politico-mafioso, che avevano già portato al suo arresto a metà settembre. Ora, il politico, insieme ad altre 23 persone, è accusato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e riciclaggio. Per Papania è stata emessa un’ordinanza di arresti domiciliari. Gli altri arrestati includono Angelo Rocca, dirigente regionale dell’Mpa e responsabile provinciale del movimento politico “Via”, Ignazio Chianetta, e Manfreti Vitello. Inoltre, sono stati emessi provvedimenti di interdizione e divieto di dimora per alcuni indagati.

Secondo le ricostruzioni della Procura Europea e dei pm di Marsala, Papania e i suoi complici avrebbero utilizzato in modo inappropriato fondi destinati alla formazione professionale, provenienti dal Fondo Sociale Europeo (FSE), dirottando la somma per spese personali e per il movimento politico fondato da Papania, “Via”. I fondi ufficialmente destinati a enti come “Ce.si.fo.p.” (Centro Siciliano per la formazione professionale), “I.r.e.s” (Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) e “Associazione Tai” non sono stati utilizzati per le attività di formazione previste.

La Guardia di Finanza di Trapani ha comunicato che gli accusati avrebbero ottenuto indebitamente finanziamenti per oltre 8,7 milioni di euro gravanti sul Programma operativo del fondo sociale europeo 2014/2020. Di questi, circa 800.000 euro sarebbero stati spesi per spese voluttuarie personali o per sostenere il movimento politico “Via” e campagne elettorali. L’indagine ha interrotto un potenziale ulteriore flusso di 2,5 milioni di euro e attribuisce a Papania il ruolo di principale promotore e organizzatore degli illeciti.

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