20.4 C
Roma
lunedì, Ottobre 7, 2024
HomeSpettacolo e CulturaFestival Spoleto, Christian Dior couture veste la danza di Sharon Eyal

Festival Spoleto, Christian Dior couture veste la danza di Sharon Eyal


La celebre regista e coreografa israeliana sarà in cartellone al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti dal 30 al 2 luglio con lo spettacolo ‘Into the Hairy’

alternate text
‘Into the Hairy’, il balletto della coreografa israeliana Sharon Eyal che debutta al Festival di Spoleto con gli abiti firmati Christian Dior couture – (foto Katerina Jebb)

C’è Sharon Eyal tra i grandi nomi della danza internazionale in programma al 66esimo Festival dei Due Mondi. La coreografa e danzatrice israeliana arriva a Spoleto con la sua nuova creazione ‘Into the Hairy’, in scena in prima nazionale dal 30 giugno al 2 luglio. Sul palco del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti danza la sua compagnia L-E-V (in ebraico cuore), uno dei gruppi più curiosi e originali della nuova generazione israeliana, fondata insieme al compagno Gai Behar, con il quale firma anche questo spettacolo. Come per ogni spettacolo di Sharon Eyal i costumi sono parte integrante della creazione artistica, e in questo caso sono realizzati da Maria Grazia Chiuri per Christian Dior Couture.

È al debutto, invece, la collaborazione con il musicista e produttore di musica elettronica Koreless, tra i musicisti e producer più influenti della nuova generazione. In un mix di contemporanea, ambient, garage o trance, la musica di Koreless si muove tra il dubstep e l’elettronica soul con una identità fortemente riconoscibile che vede quest’anno la consacrazione anche al Sónar di Barcellona. Sharon Eyal si è formata con la Batsheva Dance Company ed è stata la musa del coreografo Ohad Naharin, che il pubblico spoletino ha già applaudito nel formidabile spettacolo Decadance nel 2016, tra il 1990 e il 2008 prima come danzatrice e poi come coreografa associata. Lo stile unico di ‘Into the Hairy’ è quello che da sempre contraddistingue il dirompente duo Eyal & Behar.

Movimento, musica e spazio si intersecano, la danza esce dai suoi canoni convenzionali, il classico si fonde con la cultura dei club underground e la danza contemporanea viene spinta ben oltre i suoi confini. Uno stile che va al cuore del movimento di ogni danzatore. “Non voglio vedere la coreografia, voglio vedere la magia – spiega Sharon Eyal – Voglio sentire e voglio che le persone sentano quello che intendo dare loro. Per quanto mi riguarda forma mentale, impegno fisico e tecnica di danza, sono un tutt’uno. Quando si è esausti, quando i muscoli sono come in fiamme – aggiunge – l’emozione sale in superficie e diventa impossibile fingere o costruire un discorso. Si può essere solo nel presente”.

Fonte

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI