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Finanza etica in Europa: le banche etiche offrono maggiore accesso al credito

Le banche etiche dimostrano un impegno maggiore rispetto a quelle tradizionali nell’erogazione di credito, puntando sull’economia reale, che rappresenta circa il 70% dei loro attivi. Al contrario, le banche tradizionali, molte delle quali sono “too big to fail”, investono solo il 51,6% degli attivi in credito, prediligendo attività finanziarie meno rischiose. Queste differenze si riflettono anche sui costi operativi: le banche etiche hanno un cost-to-income ratio (CIR) del 65,74%, rispetto al 52,60% delle banche tradizionali. Ciò è dovuto alla maggiore intensità di personale e pratiche amministrative richieste per l’attività creditizia, che non può essere completamente digitalizzata.

Il rapporto analizza 60 banche europee e 26 banche etiche, utilizzando parametri come capitale, qualità degli attivi e profitti. Sebbene il ritorno sull’equità (ROE) delle banche etiche nel 2022 sia stato inferiore (5,93% rispetto al 9,18% delle banche significative), in cinque anni su dieci dal 2013 hanno mostrato un ROE superiore, rimanendo costantemente positivo a differenza delle grandi banche, che hanno subito le conseguenze della crisi del 2007-2008.

Le banche etiche possiedono anche una maggiore solidità patrimoniale, con un Tier 1 ratio del 23,32%, rispetto al 17,23% delle banche tradizionali, dimostrando una migliore capacità di assorbire perdite in caso di crisi. Questo è evidenziato nel 7° Rapporto sulla finanza etica in Europa, presentato da Fondazione Finanza Etica, che mette in luce la solidità e la redditività delle banche etiche e il loro contributo all’economia reale.

Le banche etiche evitano investimenti in settori nocivi come l’energia fossile e l’industria bellica, concentrandosi su attività che promuovono la green economy e impatti sociali positivi. Anna Fasano, presidente di Banca Etica, afferma che la finanza etica è orientata al benessere collettivo e si distingue dalle banche mainstream, che nel 2023 hanno destinato enormi somme alle spese militari. Al contrario, le banche etiche investono in iniziative rispettose dell’ambiente e nell’economia sociale, contribuendo a uno sviluppo più equo e coeso in Europa.

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