È morto Bruno Carlo Caparini, fondatore della Lega, all’età di 85 anni, nella sua casa a Vezza d’Oglio, Brescia. Incarna una figura influente nell’imprenditoria e nella politica, amico di Umberto Bossi. Caparini era impegnato nell’indipendentismo e nella valorizzazione della questione settentrionale. Da imprenditore, si era dedicato al settore dei motori ad areazione e aveva servito come presidente della TECAS SpA e della Tecas India, oltre a ricoprire ruoli in vari enti e organizzazioni legate all’energia e alla cultura.
La sua carriera politica e imprenditoriale lo ha reso un personaggio rispettato e stimato, come evidenziato dai tributi di Matteo Salvini, segretario della Lega, e Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda. Salvini lo ha definito una “persona perbene”, mentre Cecchetti ha sottolineato il suo ruolo pionieristico nella lotta per l’autonomia regionale. Anche suo figlio Davide ha reso omaggio al padre, ricordandolo come un pilastro nella sua amata Valle.
Nato a Edolo il 26 agosto 1939, Caparini si era formato come Tecnico Meccanico della Manutenzione, con un Master all’Università di Leeds. La sua carriera lo ha portato a specializzarsi nel creep testing sui motori a reazione, collaborando con laboratori rinomati come quelli della Fiat Avio. Caparini ha lavorato anche all’estero e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’Anello del Sigillo Longobardo dalla Regione Lombardia e il “Premio Assocamuna Imprenditore dell’Anno”.
Lascia la moglie Teresina e i figli Davide ed Elena. Il ricordo della sua umiltà, intelligenza e instancabile energia rimane vivo nella comunità e tra coloro che lo hanno conosciuto. Caparini è stato non solo un imprenditore di successo, ma anche un leader politico che ha dedicato la sua vita alla causa dell’autonomia e del progresso della sua terra.