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Le indagini sulla morte di Maria Campai, una donna romena di 42 anni trovata senza vita a Viadana, hanno fatto un importante passo avanti con l’arresto di un minorenne di 17 anni, presunto responsabile dell’omicidio. La donna era scomparsa il 20 settembre, e il suo corpo è stato rinvenuto sette giorni dopo. Si è appreso che Maria e il ragazzo si erano conosciuti online e si erano incontrati nella casa del giovane, dove si sarebbe svolto un incontro intimo prima che lui la uccidesse.

Il 26 settembre, lo stesso giorno del ritrovamento del cadavere, i carabinieri hanno interrogato un uomo, e poche ore dopo, hanno arrestato il minorenne. Secondo le ricostruzioni, Maria era a Viadana per incontrare il ragazzo, dopo aver informato un amico accompagnatore di aver bisogno di sostenere un colloquio di lavoro.

Gli inquirenti ritengono che Maria sia stata colpita violentemente alla testa, causando ferite mortali, e ci sono indicazioni di un tentativo di soffocamento. Il medico legale Antonello Cirnelli sta esaminando il corpo per chiarire la dinamica delle lesioni. Dopo l’omicidio, il ragazzo avrebbe trasportato il corpo in una villetta abbandonata.

Maria era originaria della Romania ed era residente a Parma con la sorella, ma aveva lasciato la Toscana, dove vivevano anche l’ex marito e i due figli, per recarsi a Viadana. Il caso era stato discusso anche nel programma “Chi l’ha visto?”, sottolineando l’allerta e la preoccupazione per la sua scomparsa.

Questa tragica vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e sulla violenza di genere, evidenziando i rischi connessi agli incontri online. La comunità è scossa dall’evento e ora attende con ansia i risultati delle indagini che chiariranno le circostanze della morte di Maria Campai e le motivazioni del gesto del ragazzo, causando profonda tristezza e indignazione tra i cittadini.

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