Il G7 Sviluppo Urbano Sostenibile si terrà a Roma, presso Palazzo Altemps, il 4 novembre 2024. Inizialmente previsto per essere presieduto dal ministro Raffaele Fitto, il vertice vedrà ora il passaggio del testimone a Matteo Piantedosi, attuale ministro dell’Interno. Fitto, che si appresta a entrare nella squadra di Ursula Von der Leyen a Bruxelles, ha scelto di mantenere un profilo basso fino alla sua audizione del 12 novembre. Fonti indicano che il passaggio a Piantedosi è naturale, poiché entrambi i ministri hanno lavorato insieme su tematiche di sviluppo urbano. Inoltre, Piantedosi è presidente della Conferenza Stato-Città.
Il G7 mira a proseguire il lavoro delle presidenze precedenti, quella tedesca del 2022 e giapponese del 2023, promuovendo un dialogo strutturato tra i ministri dei paesi G7 e le istituzioni internazionali. Il vertice ospiterà rappresentanti dell’OCSE, UN-Habitat, della Banca Europea per gli Investimenti e di Urban7, l’organismo di coordinamento delle città G7. Durante l’incontro, i partecipanti discuteranno temi cruciali legati al futuro delle città nell’ambito delle transizioni ecologiche, demografiche e digitali.
Il focus principale sarà su come le politiche urbane possano affrontare queste sfide globali. I ministri si concentreranno sul potenziale delle città come centri di innovazione e crescita inclusiva, con particolare attenzione a strumenti di governance multilivello e all’integrazione delle politiche urbane nelle strategie nazionali ed europee. Sarà fondamentale promuovere un approccio integrato alle politiche urbane, incentivando pratiche innovative per ridurre le emissioni, utilizzare risorse rinnovabili e sviluppare città più inclusive.
La cooperazione internazionale sarà un altro punto chiave, con impegni da parte dei Paesi G7 per supportare le città nella transizione verso modelli di sviluppo sostenibili, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. L’OCSE fornirà analisi e migliori pratiche in tema di politiche urbane, contribuendo a un confronto costruttivo tra le delegazioni. Alla fine del vertice, sarà rilasciato un comunicato finale che sintetizzerà le sfide e gli impegni condivisi dai membri del G7, costituendo un riferimento per le future presidenze, compresa quella canadese del 2025.