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In vista della Giornata mondiale dell’Alzheimer del 21 settembre, Lilly ha lanciato la campagna “Pensaci, per non dimenticarlo”, supportata da diverse associazioni, tra cui Aima e Sin. Questo progetto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’Alzheimer, una malattia che colpisce circa 600.000 italiani e ha un impatto devastante sulla vita quotidiana di pazienti e familiari. La campagna è stata presentata a Roma e punta a riscrivere la narrazione attuale sull’Alzheimer, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Un video centrale della campagna utilizza una parte emotiva, composta da letture dell’attore Luca Ward ispirate al romanzo “Elegia per Iris”, e una parte scientifica con interviste a esperti del settore. Medici come Alessandro Padovani e Annachiara Cagnin enfatizzano l’importanza di riconoscere i primi segnali della malattia, che possono includere semplici dimenticanze o cambiamenti nelle abitudini. Una diagnosi tempestiva non solo offre la possibilità di modificare gli stili di vita e intervenire precocemente, ma consente anche ai pazienti e alle loro famiglie di prendere decisioni informate.

A livello globale, circa 416 milioni di persone oltre i 50 anni potrebbero essere affette dalla malattia, con in Italia circa 1 milione di casi di demenza. Tuttavia, meno del 20% di queste persone riceve diagnosi tempestive a causa di un sistema sanitario non sempre preparato e della stigmatizzazione della malattia.

Il messaggio principale degli esperti è chiaro: i familiari possono essere i primi a notare i segnali di deterioramento cognitivo, e il riconoscimento precoce di questi sintomi può condurre a una diagnosi adeguata e a un miglioramento della qualità della vita. Lilly, insieme a vari enti e istituzioni, è impegnata da decenni nella ricerca di soluzioni terapeutiche. Con un investimento superiore agli 8 miliardi di dollari, si cerca di sviluppare trattamenti che possano alterare significativamente il decorso della malattia.

Infine, è emerso che la collaborazione tra governo, professionisti della salute e famiglie è essenziale per migliorare la diagnosi e il trattamento dell’Alzheimer, garantendo così una maggiore attenzione e supporto ai pazienti e ai loro assistenti.

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