martedì, Ottobre 1, 2024
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Gli asili nido non compromettono lo sviluppo comportamentale


Cari mamma e papà, niente più sensi di colpa quando si lascia il proprio bambino all’asilo nido, anche se per lungo tempo. Uno studio internazionale, guidato dalla scienziata Catalina Rey-Guerra del Boston College, ha dimostrato che il tempo trascorso in queste strutture per l’infanzia non compromette lo sviluppo comportamentale dei bambini. I risultati, pubblicati sulla rivista Child Development, confutano le conclusioni di ricerche precedenti che avevano evidenziato una correlazione tra il tempo trascorso all’asilo nido e lo sviluppo di problemi comportamentali.

Nessun legame tra tempo trascorso in asili nido e difficoltà sociali

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 10.105 bambini in età prescolare, raccolti dal 1993 al 2012, e provenienti da Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Canada e Stati Uniti. Il team di ricerca ha esaminato in dettaglio i cambiamenti nell’atteggiamento e le difficoltà di interazione con l’esterno dei bambini, come la tendenza a litigare, mordere o relazionarsi in modo aggressivo. Sono stati presi in considerazione anche i rapporti dei genitori e degli insegnanti sul temperamento e sul carattere dei bambini. Attraverso una varietà di test statistici e grazie a sette set di dati, i ricercatori non hanno trovato alcun elemento che sembrasse collegare eventuali problemi comportamentali nei bambini con il tempo trascorso le strutture dedicate alla cura dell’infanzia.

Non sono chiare eventuali conseguenze a lungo termine

Non sono stati inoltre individuati elementi che colleghino difficoltà a relazionarsi socialmente e condizioni familiari legate all’educazione o al reddito della famiglia. «I nostri risultati – commenta Rey-Guerra – sono molto incoraggianti per i genitori che devono affidare i propri figli all’asilo nido. Il nostro lavoro esamina solo i potenziali effetti a breve termine, per cui non sappiamo se possano emergere difficoltà in avanti con gli anni. Speriamo di rispondere agli interrogativi ancora irrisolti nei prossimi studi». E conclude la scienziata: «Capire come il tempo trascorso nella prima infanzia possa condizionare lo sviluppo del bambino è fondamentale per la definizione di strategie mirate e orientate alla salute dei più piccoli».

 



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