mercoledì, Ottobre 2, 2024
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Grazie a YouTube è davvero possibile rimuovere l’acqua dagli iPhone?

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Qualcuno di voi si è mai domandato se su YouTube ci siano video utili per espellere l’acqua dagli speaker degli iPhone tramite suoni a bassa frequenza? David Pierce del noto portale The Verge ha condotto un’indagine insieme a iFixit e sembra proprio che questa tecnica funzioni effettivamente.

Ma come è possibile? Riproducendo un suono a bassa frequenza, l’acqua vibra e ciò consente di espellerla dagli speaker dell’iPhone. Per verificare il reale funzionamento, il giornalista americano ha collaborato con iFixit, un’azienda che si dedica alla condivisione di guide e metodi di riparazione per vari dispositivi sul web e sui social.

Ci sono chiaramente alcune limitazioni da considerare. Si è così deciso di immergere in acqua un iPhone 13 insieme a un colorante UV; una volta estratto, è stato riprodotto un video dalla piattaforma, lasciandolo asciugare per tutta la notte. Il giorno seguente, hanno potuto constatare come l’acqua fosse effettivamente stata espulsa dall’altoparlante dell’iPhone. La prova è stata effettuata anche con altri dispositivi, tra cui Google Pixel e Nokia, e l’effetto è stato lo stesso.

Ma la cosa interessante è che l’acqua rimossa era solo quella presente nell’area degli speaker e non tutta quella all’interno del dispositivo. Il colorante UV ha aiutato a rivelare la presenza di ulteriore acqua all’interno dell’iPhone, con il suono oscillante che è riuscito a rimuoverne solo una parte. Non è quindi una soluzione definitiva, ma rimane comunque interessante. Gli iPhone di ultima generazione sono classificati IP68, ossia resistenti a pioggia, spruzzi e immersioni fino a sei metri di profondità per circa 30 minuti.

Tuttavia, gli utenti devono sapere che tale resistenza tende a deteriorarsi nel tempo a causa dell’usura e, in caso di danni provocati da liquidi, l’azienda di Cupertino non offre copertura, costringendo l’utente a pagare eventuali riparazioni di tasca propria. Il consiglio è quindi di evitare il contatto diretto di questi dispositivi con l’acqua, per non ritrovarsi in spiacevoli situazioni.

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