martedì, Ottobre 1, 2024
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i rischi delle micotossine nel cibo per cani e gatti


Le crocchette per i nostri amici animali potrebbero essere molto pericolose per la loro salute: è allarme micotossine nel cibo per cani e gatti.

Cane e gatto mangiano

Tutti i padroni vorrebbero sempre il meglio per i loro amici a quattro zampe, per questo spesso la scelta del mangime ricade su quello industriale, sia umido sia secco. Tuttavia anche questo potrebbe nascondere delle insidie per la loro salute, in particolare relative al rischio di micotossine nel cibo per cani e gatti. Ecco quando è scattato l’allarme e quali sono le possibili conseguenze di questi minacciosi microrganismi.

Le micotossine più pericolose (e più comuni)

Già nel 1952 scattò il primo allarme per micotossine e purtroppo numerose sono state le vittime legate all’ingestione di questi elementi in tutto il mondo: solo nel 2020 le vittime tra i cani sono state 28 e 8 esemplari si sono ammalati per questa causa. Prima di scoprire i danni causati da questi sostanze tossiche, prodotte da funghi e muffe, scopriamo quali sono le tipologie principali:

Cane sta male dopo mangiato
  • ocratossine,
  • fumonisine,
  • aflatossine.

Le ocratossine si trovano principalmente nei cereali, nei legumi e arachidi e si formano a causa di una cattiva conservazione del cibo stesso; le fumotossine invece possono altrettanto contaminare i cereali, ma anche mais e orzo. Infine le alflatossine interessano mais, arachidi e il cotone.

Micotossine nel cibo per cani e gatti: i sintomi allarmanti

Le ocratossine colpiscono in modo particolare l’apparato renale, le fumonisine quello digerente e infine le aflatossine il fegato. Gli effetti tuttavia dipendono sia dalla quantità ingerita sia dal tipo di tossina ingerita, e possono essere acuti o tossici. I danni sono relativi non solo all’apparato nervoso, alla pelle e alla fertilità ma alcuni esemplari possono compromettere il proprio patrimonio genetico e andare incontro ad alcune forme di tumore.

I sintomi del cane o del gatto che ha ingerito queste sostanze tossiche sono simili a quelle di un avvelenamento nel cane o di un avvelenamento nel gatto, e devono dunque essere trattati come una emergenza clinica da pronto soccorso veterinario. Poiché non è facile collegare i segnali alle micotossine, ecco un breve elenco di quelli che più comunemente interessano i nostri animali che sono stati infettati:

  • spossatezza e debolezza,
  • difficoltà di respirazione,
  • movimenti scoordinati,
  • accelerazione battito cardiaco,
  • inappetenza,
  • alte temperature,
  • disidratazione,
  • convulsioni e tremore,
  • iperattività.

Micotossine nel cibo per cani e gatti: i rischi si possono prevenire?

Una delle strategie migliori per prevenire i possibili danni da micotossine è quella di controllare le componenti di ogni cibo industriale acquistato: sono da escludere i cibi che contengono mais e grani (incluse le farine e il grano integrale). Alcuni consigliano anche di evitare: miglio, frumento, riso, sorgo e granturco.

Mais

L’importante è sempre assicurarsi che la carne somministrata sia di prima qualità e i cereali, in limitate quantità, siano quelli anche destinati a uso umano. purtroppo non vi sono precise normative a riguardo e tutto questo fa sentire giustamente i padroni spaesati e dubbiosi a riguardo. Infatti spesso le aziende che producono Pet food utilizzano per i loro prodotti gli scarti della lavorazione di frumento e di cereali, con un’alta probabilità di contaminazione.

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