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lunedì, Ottobre 14, 2024
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Il 51,4% dei ragazzi soffre di ansia e depressione

Il 51,4% dei ragazzi italiani soffre di stati di ansia o tristezza prolungati, secondo una consultazione pubblica promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) a cui hanno partecipato circa 7500 studenti delle scuole secondarie. La pandemia ha aggravato questi problemi, suscitando preoccupazione tra famiglie e nell’intera società. La consultazione ha evidenziato anche che il 49,8% degli intervistati ha lamentato un eccesso di stanchezza e il 46,5% ha dichiarato di sentirsi nervoso. Altri sintomi comuni comprendono mal di testa frequente (29%) e difficoltà nel sonno (25,4%).

Carla Garlatti, Autorità garante, ha scelto di rendere noti i risultati il 10 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, sottolineando l’importanza di focalizzarsi sulla condizione dei minorenni e sulla loro vita dopo la pandemia. La situazione attuale mostra che il 35% dei ragazzi si sente sereno, mentre il 24% si dichiara ansioso e il 16% non riesce a definire il proprio stato d’animo. Solo l’8% si considera felice e il 6% si sente solo. Inoltre, il 40,3% ritiene che il proprio rendimento scolastico sia migliorato rispetto al periodo pandemico, anche se il 28% ha trovato insegnanti comprensivi e il 24,7% percepisce l’indifferenza di alcuni docenti.

Dal punto di vista delle relazioni familiari, il 30% dei ragazzi afferma che i rapporti sono migliorati rispetto al periodo pandemico, mentre la maggior parte preferisce incontrare amici di persona (55,9%) piuttosto che online (6,9%). Tuttavia, un significativo 26,4% ha segnalato disagio nelle relazioni interpersonali in presenza nell’ultimo anno.

Le risposte raccolte mostrano anche che molti ragazzi hanno vissuto un cambiamento delle abitudini: il 40,4% studia meno o in modo discontinuo, il 33,3% ha difficoltà a dormire, il 31,8% fa poco esercizio fisico e il 31,7% ha modificato le proprie abitudini alimentari. L’iniziativa è stata sostenuta dal Ministero dell’istruzione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi importantissimi temi di salute mentale giovanile.

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