Sergio Mattarella è a Cracovia per il 19° vertice del Gruppo Arraiolos, che riunisce i Capi di Stato non esecutivi dei paesi UE. Il contesto attuale include le prossime elezioni americane e l’inizio del semestre di presidenza europea da parte di Varsavia il 1° gennaio. Nel suo discorso, Mattarella evidenzia le grandi sfide che l’Europa deve affrontare, dalle questioni climatiche a quelle geopolitiche, sottolineando l’urgenza di avanzare verso una difesa comune dell’Unione Europea.
Il Presidente italiano sottolinea l’importanza consolidata dell’alleanza con gli Stati Uniti, non solo per motivi militari, ma anche per i valori condivisi di libertà, democrazia e diritti umani. Tuttavia, avverte che il rafforzamento del pilastro europeo della NATO non può limitarsi a un aumento della spesa militare, richiedendo un approccio più ampio. Mattarella esprime rammarico per le ingenti risorse destinate agli armamenti a scapito di investimenti in ambiti sociali come la salute e la cultura.
La situazione attuale è influenzata dall’aggressione russa in Ucraina, un evento che ha stravolto il clima di sicurezza in Europa. Mattarella descrive il tentativo russo di imporre un principio di allineamento politico o invasione per gli Stati confinanti, sottolineando l’urgenza di sviluppare capacità militari adeguate a fronte di operazioni complesse, un campo in cui gli Stati Uniti eccellono ma l’Europa presenta limiti significativi. Attualmente, l’Europa è divisa in 27 forze armate, con una sovrapposizione di funzioni e sistemi d’arma incompatibili.
Ricorda l’importanza del Consiglio europeo della difesa del 1999 a Helsinki, dove si era proposta la creazione di un corpo d’armata europeo, un’opportunità persa a causa delle riserve manifestate da alcuni Paesi. Mattarella sottolinea che la Russia ha sottovalutato l’unità europea e il rinnovato interesse degli Stati Uniti verso l’Europa sotto la presidenza Biden.
Il Presidente conclude evidenziando che l’unico deterrente contro la Russia è un’Unione Europea con forze militari capaci, in grado di garantire una vera difesa comune, che al contempo rafforzi la NATO. Infine, sottolinea l’importanza della cooperazione per mantenere la stabilità internazionale e l’indipendenza di ogni Stato membro. La speranza è che tali capacità rimangano in attesa senza dover mai essere impiegate.