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il loro calo del 95% in 10 anni



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E’ un dato di fatto come l’avvento e la massiccia diffusione degli smartphone sia coinciso con il lento ma inesorabile declino dell’utilizzo degli SMS, non più strumento principale di comunicazione. In 10 anni, solo nel nostro paese, si è passati dall’invio di 77,78 miliardi di SMS ad appena 4,10, con un calo del 95%.

Facendo una rapida disamina, un utente medio nel 2013 utilizzava gli SMS circa 70 volte al mese, dieci anni dopo sono solo 4 quelli inviati. Ciò significa che le persone non comunicano più come prima? Assolutamente no, hanno invece imparato ad utilizzare ed a preferire altri sistemi di messaggistica istantanea, legati all’utilizzo del traffico dati del proprio smartphone, tanto da far registrare un + 2.370%, con tre operatori in testa alla classifica con l’82% delle quote di mercato.

Questo è quanto emerso da un’indagine avviata da Assium (Associazione Utility Manager Italia), prendendo in esame i dati ufficiali raccolti dall’Autorità per le Comunicazioni. Cos’altro è emerso? In primis, che la spesa legata ai servizi telefonici si è ridotta di oltre 6 miliardi di euro negli ultimi 10 anni, attestandosi a 22,23 miliardi nello scorso anno, rispetto ai 28,22 miliardi del 2013, con una riduzione pari al -21%.

Entrando più nello specifico l’investimento degli utenti legato alle spese per la rete fissa ha fatto registrare un calo del 7% (da 13,23 a 12,30 miliardi) mentre quella relativa alla rete mobile ha addirittura fatto segnare una contrazione del 33,7% (da 14,99 a 9,93 miliardi), con un forte impatto anche sui guadagni delle compagnie telefoniche (-40%). Quest’ultime hanno dovuto adottare una costante riduzione delle tariffe applicate ai consumatori, anche a seguito dell’ingresso sul mercato di nuovi operatori e di piani tariffari “all inclusive”.

Il dato fondamentale è quello legato alla crescita monstre del consumo di Gigabit, in termini di traffico medio mensile, toccando i i 21.25 Gigabit/mese rispetto agli iniziali 0,86. Tale crescita è andata di pari passo con l’aumento massiccio di Sim attivate ed in grado di generare traffico dati, attestandosi a 57,6 milioni di unità nel corso del 2023.

Stabile invece il consumo dei servizi voce, che hanno fatto registrare solo un piccolo scostamento dai 156,5 ai 160 miliardi di minuti registrati nell’arco di 10 anni, con un boom impressionante di iscrizioni ai social network ed alle app quali WhatsApp e Telegram.



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