sabato, Ottobre 5, 2024
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Il Sistema solare e la sua forma enigmatica, rivelata dai meteoriti



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La nostra comprensione del Sistema Solare ha subito una rivoluzione grazie a recenti scoperte scientifiche. Gli studi su meteoriti ferrose provenienti dalle regioni esterne del Sistema Solare suggeriscono che la sua forma originaria era toroidale, simile a una ciambella, piuttosto che piatta come una frittella.

Questa rivelazione è fondamentale per comprendere la formazione di altri sistemi planetari e l’ordine di assemblaggio dei loro componenti.

La nascita di un sistema planetario si verifica all’interno di una nube molecolare di gas e polvere. Quando una porzione di questa nube raggiunge una densità critica, inizia a collassare sotto l’effetto della propria gravità, formando una protostella che ruota e attrae materiale circostante in un disco. All’interno di questo disco, si formano aggregati che possono crescere fino a diventare pianeti o rimanere in uno stato embrionale come asteroidi.

Questi dischi protoplanetari sono stati osservati intorno ad altre stelle, spesso con lacune create dai pianeti in formazione. Tuttavia, le meteoriti ferrose del nostro Sistema Solare raccontano una storia diversa. Un team di ricerca guidato da Bidong Zhang dell’Università della California a Los Angeles ha scoperto che la composizione degli asteroidi esterni implica una forma toroidale della nube di materiale originaria.

Le meteoriti ferrose, trasportando metalli refrattari come il platino e l’iridio, indicano che si sono formate in un ambiente caldo vicino al Sole prima di migrare verso l’esterno. La modellazione di Zhang e colleghi suggerisce che una struttura toroidale avrebbe facilitato questa migrazione, spingendo gli oggetti metallici verso la periferia del Sistema Solare in via di formazione.

Con il raffreddamento del disco e la formazione dei pianeti, le lacune nel disco hanno agito come barriere, impedendo il ritorno di questi oggetti verso il Sole. La formazione di Giove ha probabilmente creato un divario fisico che ha intrappolato i metalli nel disco esterno, impedendo loro di cadere nel Sole. Questi metalli sono stati poi incorporati negli asteroidi formatisi nel disco esterno, spiegando l’alta concentrazione di iridio e platino nelle meteoriti ferrose esterne rispetto a quelle interne.

Questa scoperta, pubblicata negli Atti della National Academy of Sciences, dimostra come un semplice frammento di roccia possa rivelare segreti cosmici di vasta portata, offrendoci una finestra sulle prime fasi della formazione del nostro Sistema Solare.



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