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Ita-Lufthansa, perché l’accordo è a rischio? Cosa sta facendo il governo?

Giancarlo Giorgetti si trova in una fase critica riguardo al dossier Ita-Lufthansa, con l’accordo tra il Ministero dell’Economia e il gruppo tedesco che rischia di saltare dopo quasi due anni di trattative intense. Le negoziazioni si sono bloccate durante la notte a causa di richieste tedesche relative alla seconda tranche di 325 milioni di euro, che il Ministero dovrebbe ricevere. I rappresentanti tedeschi hanno chiesto un “aggiustamento” della cifra, legando la questione all’accordo del 2023 e proponendo numeri di riferimento sfavorevoli per Ita e per l’intero settore aereo.

Le fonti governative riferiscono che non erano previsti questi cambiamenti negli accordi precedentemente stabiliti tra Ita e Lufthansa. In particolare, i tedeschi parlano di perdite di 10 milioni, ma secondo informazioni più dettagliate, le cifre potrebbero variare tra 50 e 200 milioni di euro. Se il riferimento fosse il periodo di giugno, la cifra da versare al Ministero dell’Economia sarebbe aumentata, dato che quel periodo è il più proficuo per il settore aereo, tanto per i voli di lavoro quanto per quelli turistici.

Le stesse fonti sottolineano che le trattative erano state portate avanti in un contesto economico difficile per Ita, ma la situazione è ora migliorata. L’accordo prevedeva di congelare le clausole e rispettare le tre tranche concordate. La prima tranche è già stata incassata da Ita, mentre i tedeschi hanno proposto di scontare la seconda, cosa che ha portato a tensioni.

Fonti governative segnalano che non si sarebbe dovuti arrivare a questa situazione, poiché ogni passo era stato concordato insieme. La fiducia tra le parti è dunque stata minata, ritenuta più importante di qualsiasi accordo scritto. Questo deterioramento della relazione tra il Ministero dell’Economia e Lufthansa ha portato Giorgetti a non volere cedere ai ricatti, sostenuto dall’appoggio di Palazzo Chigi. Da lì si fa trapelare che vi è “piena fiducia nell’operato del ministero che sta trattando la questione”, il che evidenzia la determinazione del governo italiano nel difendere i propri interessi nella negoziazione con la compagnia aerea tedesca.

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