sabato, Ottobre 5, 2024
HomeGossip e CuriositàIva Zanicchi racconta le ultime ore di suo marito: “Ero lì accanto...

Iva Zanicchi racconta le ultime ore di suo marito: “Ero lì accanto a lui”


Fausto Pinna si è spento lo scorso 8 agosto e adesso Iva Zanicchi ha deciso di raccontare le ultime ore del marito. La cantante di Testarda Io in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha spiegato che a portare via il suo compagno è stato un tumore, dovuto alle tantissime sigarette che fumava ogni giorno.

“Stavamo bene insieme, è stato così da subito. Ci siamo amati con allegria Gli raccontavo delle storie e lui rideva, rideva, diceva che nessuno al mondo lo divertiva come me. Ogni mattina appena sveglio mi diceva “Sei bellissima”. E magari ero un orrore, scarmigliata, con gli occhi gonfi. Oppure, quando mi truccavo: ‘Non metterti niente, stai meglio così, sei stupenda, non ne hai bisogno’. Cosa vuole, fingevo di credergli.

Negli ultimi tempi mi chiedeva spesso se lo amassi ancora. ‘Certo che ti amo’, lo rassicuravo e gli davo un sacco di bacini. Ha sofferto tanto. Dopo quattro anni di chemio gli è collassata una vertebra, non ha più camminato. Era un omone di 105 chili, si è ridotto a meno di cinquanta. È morto con me, a casa, io e lui da soli. Negli ultimissimi momenti era lucido, ma andava avanti a morfina. Io gli ripetevo ‘Tu non vai da nessuna parte, resti con me’, ripetevo e gli prendevo le mani. Alla fine mi ha sussurrato: «Sono stanco».

Il fumo l’ha ucciso. Fumava 90 sigarette al giorno. A volte ne accendeva tre insieme. La sua auto era una ciminiera. Mi venne la tosse. Il dottore mi rimproverò: «Così si rovina». Da allora lo faceva soltanto fuori casa. Ha smesso 12 anni fa, ma era tardi, il tumore è partito da lì, aveva i polmoni pieni di catrame”.

Iva Zanicchi: “Ero stesa accanto a lui ed è spirato”.

Al settimanale gente Iva ha ricordato gli ultimi istanti di Fausto. La Zanicchi è andata a prendere una medicina all’amore della sua vita, poi è tornata, si è sdraiata accanto a lui, che pochi istanti dopo è spirato. I due si sono amati fino all’ultimo secondo, tra risate, momenti di sofferenza e gesti di profondo altruismo.

“Ho sentito che aveva un respiro accelerato ed era in un bagno di sudore. Il tempo di andargli a prendere una medicina, stendermi accanto a lui ed è spirato, dopo un lungo respiro. Quando restava da solo con la signora che ci pulisce casa, si lasciava andare e diceva che non vedeva l’ora di morire perché i dolori non gli davano pace. Non ha mai detto queste cose in mia presenza. Con me, però, mai. Non voleva farmi soffrire. Solo una volta mi disse che voleva che le sue ceneri fossero disperse nel mare della sua amata Sardegna.

Durante la sua malattia ho ricominciato a fumare e a mangiare forsennatamente per compensare il mio dolore. Poi ho mollato molti impegni di lavoro per stargli vicina. Non avrei potuto immaginare di fare qualcosa di diverso. Dovevo stargli vicino anche per farlo ridere. Un giorno dopo la doccia gli sono passata davanti senza vestiti e lui mi ha detto che se avessi perso un po’ di pancia sarei sembrata una ragazzina”.



Fonte

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI