martedì, Ottobre 1, 2024
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La questione del sopra e sotto nello spazio



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Ecco una domanda a cui non avevi pensato: nello spazio possiamo parlare realmente di “sopra” e “sotto”? Vediamo chi indovina, anche se… probabilmente sbaglierai risposta anche tu.

Dopo essere rimasti a bocca aperta per il servizio per i cittadini offerto da Space-X, è opportuno ricordare come le condizioni in orbita chiamate “gravità zero“o “zero-g“, abbiano fatto posto ultimamente al termine più accurato “microgravità. Ciò si deve al fatto che sebbene nello spazio l’effetto gravitazionale della Terra venga annullato, tutto ciò che ha una massa esercita un’attrazione gravitazionale e gli astronauti sperimentano ugualmente una piccola quantità di gravità dalla stazione spaziale e anche tra loro.

Tuttavia, queste forze sono così deboli, che i nostri corpi non le registrano realmente. Inoltre, la stazione spaziale è tutt’intorno a loro e li spinge in ogni direzione, in modo ancora più forte verso dove la massa è maggiore. Di conseguenza, in orbita, non possiamo avere la sensazione di su e giù data dalla gravità. Ma come facciamo ad orientarci?

In realtà, per orientarci il nostro corpo utilizza sia la capacità dell’orecchio interno di percepire la gravità e l’accelerazione, sia la registrazione della nostra posizione rispetto ad altre cose da parte dei nostri occhi. Soffriamo di chinetosi o di sindrome da adattamento allo spazio quando queste due cose si contraddicono a vicenda, ma il fatto che i nostri occhi forniscano anche l’orientamento significa che è possibile creare anche nello spazio il nostro su e giù. Magari potremmo non percepirlo, ma possiamo vederlo. Per riuscirci vi sono alcuni “trucchetti”.

Ad esempio, un modo è avere tutto all’interno della stazione spaziale orientato nella stessa direzione. La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è progettata in modo che la maggior parte delle luci provenga da una direzione, che diventa quindi il soffitto, mentre l’opposto è il pavimento. Ciò dà agli astronauti un incentivo a rimanere solitamente orientati con la testa verso il “soffitto”.

Un ulteriore metodo attraverso cui si può creare un senso di su e giù, è esterno. Usare il Sole o le stelle per orientarsi sarebbe piuttosto problematico, ma la Terra al contrario, risulta un ottimo punto di riferimento.

A differenza del lato nascosto della Luna, la ISS mantiene sempre la stessa faccia rivolta verso la Terra. Naturalmente, ciò non significa che non giri. Proprio come il nostro satellite infatti, ruota con lo stesso periodo in cui orbita.



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