La militarizzazione dello spazio sta raggiungendo nuove vette di tensione. Il Pentagono ha accusato la Russia di aver lanciato un satellite che, secondo i funzionari della sicurezza nazionale, potrebbe attaccare altri satelliti in orbita.
Questo nuovo satellite, lanciato la scorsa settimana, si trova ora nella stessa orbita di un satellite del governo degli Stati Uniti.
Il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder, ha dichiarato martedì: “La Russia ha lanciato un satellite in orbita terrestre bassa che riteniamo sia probabilmente un’arma antisatellite“. Ryder ha aggiunto che la situazione verrà monitorata attentamente e ha sottolineato la necessità di essere pronti a proteggere e difendere il dominio spaziale, assicurando un supporto continuo e ininterrotto alle forze congiunte.
Questa notizia arriva poco dopo che funzionari della sicurezza americana avevano avvertito che la Russia stava pianificando di inviare un’arma nucleare nello spazio, un’arma antisatellite capace di emettere un’onda di energia potente abbastanza da disabilitare altri satelliti, inclusi quelli russi. Un’arma del genere violerebbe il Trattato sullo Spazio Esterno del 1967, che vieta il dispiegamento di armi nucleari o di distruzione di massa nello spazio.
Il misterioso satellite lanciato qualche settimana fa potrebbe essere l’arma nucleare di cui gli ufficiali americani avevano parlato? È difficile dirlo con certezza, ma la Russia ha negato categoricamente le affermazioni del Pentagono. Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha dichiarato ai giornalisti a Mosca: “Non credo che dovremmo rispondere a nessuna fuga di notizie da Washington. Il programma spaziale russo si sta sviluppando come previsto, con il lancio di dispositivi che risolvono il problema di rafforzare la nostra capacità di difesa, e questo non è una novità.“
Tuttavia, le preoccupazioni non sono infondate. Nel 2021, la Russia distrusse un proprio satellite con un missile durante un’esercitazione militare, costringendo l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale a rifugiarsi e suscitando una forte reazione internazionale.
