processo omicidio giulia cecchettin filippo turetta

Filippo Turetta è accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin, e non parteciperà alla prima udienza del processo, fissata per lunedì 23 settembre presso la Corte d’Assise di Venezia. Il suo avvocato, Giovanni Caruso, ha confermato che non sarà richiesta una perizia psichiatrica per Turetta, che potrebbe affrontare una condanna all’ergastolo. Il giovane, attualmente detenuto, è accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.

Il processo si svolgerà in una sala di dimensioni contenute, presieduta dal giudice Stefano Manduzio, dove circa venti giornalisti e telecamere della Rai assisteranno all’udienza. Si prevede che l’udienza sia breve, con circa trenta testimoni convocati dal pubblico ministero Andrea Petroni, tra cui familiari di Giulia, come il padre Gino e la sorella Elena. Per la difesa, interverrà un medico legale.

Turetta è accusato di aver assassinato Giulia, che stava per laurearsi in ingegneria biomedica, con la discussione della tesi programmata per il 16 novembre 2023. La coppia aveva interrotto la relazione ad agosto 2023, ma erano rimasti in contatto. La sera dell’11 novembre, dopo una cena insieme, Giulia è scomparsa. Le indagini hanno condotto al ritrovamento del suo corpo il 18 novembre in un bosco e all’arresto di Filippo in Germania, da dove fu poi estradato in Italia.

È interessante notare che Gino Cecchettin, il padre di Giulia, ha dichiarato di essere in contatto con Nicola Turetta, padre di Filippo, esprimendo la necessità di non accanirsi e di assistere la famiglia dell’imputato. Inoltre, prima della sua morte, Giulia aveva espresso preoccupazioni nei messaggi vocali a Turetta, indicando che si sentiva controllata e intimorita.

Il processo rappresenta un evento significativo, non solo per le persone coinvolte, ma anche per la comunità, vista la gravità delle accuse e l’impatto emotivo sulla famiglia di Giulia Cecchettin. La società attende con tensione l’inizio di questo procedimento legale, che si prospetta complesso e ricco di implicazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *