domenica, Settembre 29, 2024
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L’Accusa contro la Senatrice e Crosetto

Durante un corteo pro Palestina organizzato a Roma e Milano, in seguito alla morte di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, alcuni manifestanti hanno esibito striscioni contenenti messaggi controversi. Tra questi, spicca un cartello che attacca la senatrice Liliana Segre, descritta come un “agente sionista”, un’accusa che ha suscitato molte reazioni. Anche Guido Crosetto, Ministro della Difesa, è stato preso di mira, etichettato anch’egli come “agente sionista”.

Il corteo, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, si è svolto per ricordare Nasrallah, ucciso il 28 settembre in un attacco delle forze israeliane a Beirut. Oltre a commemorare il leader di Hezbollah con un minuto di silenzio, i manifestanti hanno espresso il loro dissenso per le vittime civili libanesi e per l’operato del governo italiano e di Israele, attraverso cori e bandiere di Hezbollah.

La reazione a quanto accaduto durante la manifestazione è stata immediata. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la sua “condanna ferma e decisa” nei confronti delle violenze verbali e delle diffamazioni. Ha definito inaccettabile quanto accaduto e ha sottolineato la pericolosità di tali attacchi. Anche la Comunità ebraica di Roma ha condannato la manifestazione, definendola “ignobile e minacciosa”.

Il clima di tensione e le frasi pronunciate durante il corteo hanno sollevato preoccupazioni per la sicurezza del prossimo evento, programmato a Roma per il 7 ottobre, evento che non è stato autorizzato dalle autorità competenti.

La polarizzazione del dibattito attorno ai temi legati alla Palestina e a Israele è diventata sempre più evidente, con manifestazioni che generano reazioni forti e divergenti da parte della società civile e delle istituzioni. Il corteo di Milano e Roma rappresenta un momento significativo di questa tensione, evidenziando come il ricordo di Nasrallah sia stato strumentalizzato per esprimere posizioni più ampie e, spesso, divisive sul conflitto mediorientale e sul ruolo dell’Italia.

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