lunedì, Ottobre 7, 2024
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L’allerta di Ilaria Capua sul prosciutto stagionato e la peste suina africana: “Massima attenzione”

La diffusione della peste suina africana in Italia sta suscitando un allarme crescente, come evidenziato dalla virologa Ilaria Capua in un recente intervento. Nonostante questo virus non rappresenti un rischio per la salute umana, la Capua ha sottolineato la sua incredibile resistenza, affermando che non può essere eliminato nemmeno con metodi estremi. La situazione è grave: attualmente si contano circa 2.400 carcasse di cinghiali infetti, più di 60.000 maiali abbattuti e 45 allevamenti distrutti, incidendo pesantemente su un settore che vale 13 miliardi di euro e comprende circa 26.000 aziende.

Per cercare di contenere il contagio, Giovanni Filippini, commissario straordinario per l’emergenza, ha emesso un’ordinanza per costruire barriere su strade e autostrade, cercando di limitare il movimento dei cinghiali infetti al di fuori delle aree contaminati. Il Consorzio Prosciutto di Parma ha già espresso preoccupazione per le ripercussioni dell’epidemia sulla produzione e ha fatto appello al governo per il supporto.

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha confermato che ci sono stati progressi in Parlamento per garantire ulteriori risorse a sostegno degli allevatori, ma ha anche avvertito che la situazione non è ottimistica. La peste suina è descritta come una pandemia difficile da eradicare, destando preoccupazione non solo tra produttori di prosciutto, ma anche in altre otto regioni italiane.

La gravità dell’epidemia non deve essere sottovalutata, poiché sebbene non interessi la salute umana, l’impatto sulla filiera della carne suina è devastante e potrebbe avere effetti a lungo termine sull’economia agricola italiana.

Ilaria Capua ha messo in guardia sugli effetti a catena che questa crisi potrebbe causare, ed è chiaro che si richiedono misure drastiche e tempestive per arginare la diffusione di un virus che sta infliggendo danni notevoli all’allevamento italiano. La situazione è monitorata attentamente dalle autorità, ma gli esperti avvertono che l’emergenza potrebbe richiedere un impegno prolungato e sostanzioso per evitare una crisi maggiore nel settore.

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