venerdì, Ottobre 4, 2024
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Lanciato da sottosegretario Rauti progetto Stem per la Difesa: "Rimuoviamo gli stereotipi"


La senatrice all’Adnkronos: “Dopo i licei per il prossimo appuntamento pensiamo alle Accademie militari. Samantha Cristoforetti non rimarrà l’unica, le donne importanti nella Space Economy “

Il Sottosegretario Isabella Rauti al lancio dell'evento Stem  della Difesa
Il Sottosegretario Isabella Rauti al lancio dell’evento Stem della Difesa

Anche la Difesa sostiene le materie Stem e, nella settimana Stem dedicata alle discipline tecnico-scientifiche, arriva un progetto innovativo promosso dal Sottosegretario Isabella Rauti che, nella prima edizione 2024, è stato coniugato sui temi della Cybersecurity, delle Nanotecnologie, delle Energie rinnovabili e della Meteorologia spaziale. “Dobbiamo rimuovere gli stereotipi” e per questo “nell’ambito della prima settimana nazionale di divulgazione delle materie Stem, istituita dalla legge n.187 del 2023 – che prevede lo svolgimento di incontri e conferenze rivolte ai giovani, dedicate alle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche – ho voluto creare un’occasione di sensibilizzazione e di confronto sul tema” spiega all’Adnkronos il Sottosegretario Isabella Rauti che guarda già all’edizione dell’anno prossimo e anticipa che per il nuovo appuntamento pensa di coinvolgere anche “le Accademie Militari”.

L’iniziativa, che avrà dunque carattere annuale, per quest’anno, ricorda Rauti, “ha coinvolto quattro eccellenze formative della Difesa, le Scuole militari dell’Esercito ‘Nunziatella’ di Napoli con il progetto ‘Cybersecurity: Email di phishing’ e ‘Teuliè’ di Milano con il progetto ‘Nanotecnologie e la sfida delle terre rare’; la Scuola Navale Militare ‘Morosini’ di Venezia, della Marina Militare, con il progetto ‘Offshore Wind energy: from sea to sky’ e la Scuola Militare Aeronautica Douhet di Firenze dell’Aeronautica Militare con il progetto ‘Effetti dello Space Weather’. Ed i giovani allievi hanno sviluppato – con lavori di gruppo – quattro originali progetti legati ad applicazioni Stem in campi di attualità o emergenti e proiettati al futuro”.

“Per la Difesa l’evento di Milano – sottolinea il Sottosegretario – ha rappresentato un’occasione di riflessione tra realtà formative di Esercito, Marina, Aeronautica ed Arma dei Carabinieri, aspetto che rientra nella policy del Ministro Guido Crosetto, sull’integrazione interforze e favorisce lo sviluppo di competenze cognitive comuni. E vorrei ricordare in prospettiva che l’ambito delle Stem va integrato dalla dimensione della formazione umanistica, questo è ciò che si intende aggiungendo l’Arte a Stem per creare Steam, incorporando il pensiero creativo e le arti applicate allo spettro delle discipline scientifiche”. Ed il ministro Guido Crosetto ha inviato un suo messaggio di saluto all’incontro di Milano evidenziando come “questi rami del sapere – che hanno un impatto fortissimo sull’innovazione, sulla crescita economica , sulla creazione di nuovi posti di lavoro – incidano sulla sicurezza della Nazione”.

In questo primo incontro, rivolto ai licei militari, Rauti evidenzia che “si è voluto creare un intreccio significativo tra Stem e parità di genere attraverso le figure dei tutor, cinque ufficiali donna con lauree scientifiche che operano in settori tecnologici, modelli positivi che hanno costituito un esempio virtuoso per gli allievi ed il pubblico in generale, che comprendeva anche numerosi studenti delle scuole secondarie di Milano”. “Per il prossimo appuntamento annuale si pensa di coinvolgere le Accademie militari” ribadisce. Ma Rauti con il suo progetto punta anche a diminuire il gender gap che affligge le materie scientifiche. “La scelta di avere ufficiali donna come tutor – osserva – è stata funzionale a contrastare l’idea che lo studio delle discipline Stem sia più adatto agli uomini che alle donne, stereotipo ancora molto diffuso nel nostro Paese”.

La Senatrice di FdI ritiene che “questo confronto di opinioni è fonte di arricchimento ed un ‘tool’ necessario nella produzione di soluzioni appropriate, un incremento creativo delle capacità di innovazione e quindi una possibilità maggiore e migliore di perseguire gli obiettivi dell’organizzazione. Le attività nelle unità che vedono la presenza di entrambe le componenti di genere, infatti, integrano capacità che si completano e si potenziano a vicenda”. “D’altronde, la dimensione di specificità, unicità o esclusività di genere rende la presenza femminile una risorsa strategica anche nei contesti delle missioni internazionali. Qui, le donne in uniforme offrono un particolare contributo professionale e possono rivelarsi addirittura dei moltiplicatori del fattore di sicurezza e di compatibilità con il territorio e con la popolazione civile, in particolare con l’elemento femminile locale” sottolinea.

“Un esempio a me molto vicino – afferma inoltre – è quello delle unità militari specialistiche, formate da donne addestrate al contatto e all’analisi dei bisogni di sicurezza della popolazione femminile locale: i Female Engagement Team (Fet), assetti istruiti con appositi corsi presso il reggimento Cimic dell’Esercito di Motta di Livenza, dove ho operato come discente prima e docente poi in qualità di ufficiale della riserva selezionata dell’Esercito”. Insomma le quattro macro-aree affrontate nei progetti degli allievi dei licei militari – Nanotecnologie, Cybersicurezza, Meteorologia Spaziale e Energie Rinnovabili – e le tematiche Stem possono innovare la Difesa. “Gli ambiti di applicazione delle discipline Stem nella Difesa sono innumerevoli, nei domini tradizionali – Terra, Mare e Cielo – così come in quelli nuovi, rappresentati dal cyberspazio e dallo spazio” spiega Rauti aggiungendo che “oggi le minacce alla sicurezza sono ibride, avvengono in più domini e richiedono risposte integrate e multidimensionale, con largo ricorso a strumenti moderni e avanzati, tecnologicamente sofisticati”.

Rauti cita fra gli esempi che “sono stati ora costituiti due nuovi reggimenti dell’Esercito, Forza Armata che sta realizzando nuove capacità operative all’avanguardia: il 3° Reggimento ‘Bondone’, che sta sviluppando le potenzialità legate all’impiego dei droni, e il 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica ‘Rombo’, che eccelle nel campo del Cyberspazio ed è in prima linea per la sicurezza nazionale” ma c’è anche “la sicurezza delle infrastrutture sottomarine nazionali, un tema di rilevanza strategica al quale la nostra Marina Militare pone un’attenzione altissima” perché “nonostante si creda che Internet viaggi prevalentemente via satellite, ben il 98% dei dati passa attraverso dorsali e connessioni situate sotto la superficie del mare”.

Ma le materie Stem soffrono di un pesante problema di genere e per il Sottosegretario Rauti è “necessario rimuovere gli stereotipi ed i condizionamenti per ridurre il gender gap dei laureati in queste materie, ed investire sulla formazione Stem che facilita l’accesso al mercato del lavoro, in settori lavorativi forti e ben retribuiti e questo può contribuire anche a ridurre il gender pay gap”. “La prima settimana nazionale Stem – spiega ancora Rauti – ha voluto incidere sul gender gap attraverso un processo di sensibilizzazione su queste materie, rivolto a tutti i giovani, di ogni età, impegnati in un percorso educativo e di studio in particolare alle ragazze. Questo approccio, tanto in ambito militare quanto nella società civile, costituisce una base importante per la riduzione di tale divario ed uno sviluppo progressivo della parità di genere”.

Ma il gender gap si fa sentire anche nelle attività spaziali, ad oggi l’Italia conta una sola astronauta donna attiva, Samantha Cristoforetti: la Difesa esprimerà altre donne astronaute? “Astrosamantha fa parte della schiera di 72 donne che ad oggi hanno volato nello spazio, un numero cresciuto dagli anni ’90 in poi, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Nasa” e per l’Italia “è possibile che la sua esperienza si ripeta, in un settore che sta conoscendo uno sviluppo esponenziale, che vede sempre di più lo Spazio al centro di interessi scientifici, economici e militari” risponde Rauti. “In linea generale – osserva infine il Sottosegretario alla Difesa – si ritiene che le donne avranno un ruolo sempre più importante nell’esplorazione spaziale del futuro e nello sviluppo della new space economy”.

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