domenica, Ottobre 6, 2024
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L’assalto al Ius Italiae e alla cittadinanza

Al raduno della Lega a Pontida, Roberto Vannacci ha espresso il suo dissenso contro la proposta di cittadinanza italiana conosciuta come “Ius Italiae”, presentata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e da Forza Italia. Vannacci, accolto con entusiasmo dal pubblico, ha affermato che “la cittadinanza non si regala”, sottolineando l’importanza delle tradizioni e della sovranità italiana. Secondo il generale, la cittadinanza è un diritto che deve essere guadagnato e non dato via come un dono.

Durante il raduno, che coincide con il 36esimo incontro della Lega, Vannacci ha chiarito la sua posizione: “Non vogliamo cedere la nostra sovranità, non la vendiamo nemmeno a quelle forze politiche che desiderano regalarla”. Il dibattito attorno allo Ius Italiae ha generato tensioni all’interno del centrodestra, evidenziando divisioni tra la Lega e Forza Italia.

Il tema caldo della giornata è stato anche il processo Open Arms, che ha visto coinvolto Matteo Salvini, il segretario della Lega, per il quale è richiesta una pena di sei anni di carcere. Vannacci ha manifestato la sua solidarietà a Salvini, affermando: “Siamo qui per difenderlo”, mentre il raduno si è caratterizzato dallo slogan “Difendere i confini non è un reato”.

Nel contesto dell’incontro, non sono mancati striscioni di protesta contro Tajani, accompagnati da cori che hanno portato Salvini a intervenire e prendere le distanze da tali manifestazioni di disapprovazione. Con parole di scuse, Salvini ha descritto Tajani come un “amico” e un “alleato”. Anche Vannacci ha condannato l’uso di volgarità, affermando che “la volgarità non è mai benvenuta”.

In risposta alle critiche, Tajani ha apprezzato il sostegno di Salvini, evidenziando l’importanza della lealtà all’interno della coalizione di centrodestra al governo. Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia, ha difeso Tajani da quelle che ha definito “dichiarazioni ottusamente ingiuriose”. Questo evento ha dimostrato le fratture e le tensioni all’interno della alleanza politica, mentre i membri della Lega continuano a far sentire la loro voce contro le proposte che considerano una minaccia per le tradizioni italiane e la sovranità nazionale.

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