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domenica, Ottobre 13, 2024
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Lavoratori Stellantis in allerta: sciopero annunciato per il 18 ottobre

Dopo l’audizione di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, presso le commissioni parlamentari italiane, i sindacati esprimono preoccupazione per il futuro degli stabilimenti italiani e la salvaguardia dei posti di lavoro. Rocco Palombella, Segretario Generale di Uilm, ha sottolineato la mancanza di rassicurazioni concrete per i lavoratori, in particolare per quelli dell’appalto e della componentistica, che soffrono maggiormente a causa della crisi. Tavares ha richiesto incentivi per l’acquisto di auto elettriche e aiuti fiscali per il costo dell’energia, senza però promettere investimenti certi o nuovi modelli per gli stabilimenti italiani.

Palombella ha inoltre messo in luce le problematiche legate alla transizione verso l’elettrico, avvertendo del rischio di “disastro occupazionale e sociale”. Ha sollevato preoccupazioni anche riguardo a possibili accordi con produttori cinesi che operano a costi inferiori, ponendo un dilemma sulla qualità e professionalità dei lavoratori italiani e sul futuro dell’industria automobilistica in Europa. È stato confermato lo sciopero generale del settore automobilistico, previsto per il 18 ottobre, come segno di protesta sia verso Stellantis che verso il Governo. Palombella ha richiesto un incontro con il Premier Meloni e Tavares, avvertendo che, senza risposte, i sindacati sono pronti a mobilitarsi ulteriormente.

Carlos Tavares, da parte sua, ha cercato di rassicurare affermando che Stellantis non intende abbandonare l’Italia, cercando di mantenere la fornitura e puntando a produrre un milione di veicoli. Tuttavia, ha affermato che la competitività globale è una priorità, suggerendo che non tutte le produzioni saranno necessariamente mantenute in Italia.

Le parole di Tavares non hanno soddisfatto i sindacati. Ferdinando Uliano di Fim Cisl ha evidenziato una drastica riduzione della produzione negli stabilimenti italiani, con un impatto occupazionale significativo. Samuele Lodi, Segretario di Fiom-Cgil, ha lamentato l’assenza di soluzioni per rilanciare la produzione e la ricerca in Italia, ribadendo che gli incentivi da soli non possono risolvere la crisi del settore. I sindacati richiedono quindi un incontro urgente con Stellantis e il Governo per un piano industriale che sostenga la transizione ecologica e digitale senza compromettere ulteriormente il settore automobilistico e i suoi lavoratori.

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