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L’outlook di Moody’s passa da “stabile” a “negativo”

Moody’s ha confermato i rating Baa1 e (P)P-2 per Stellantis N.V., ma ha ridotto l’outlook da stabile a negativo, motivando la decisione con il previsto “cash burn” significativo nel secondo semestre del 2024, a seguito di un profit warning da parte del management. Si prevede un miglioramento delle performance operative nel 2025. Nonostante l’outlook negativo, Moody’s sottolinea la solida posizione di liquidità di Stellantis, che funge da cuscinetto in attesa di un recupero nel free cash flow e nelle performance operative. L’agenzia ha confermato i rating sugli strumenti senior non garantiti e su quelli backed senior non garantiti, mentre il rating a breve termine rimane (P)P-2.

La revisione della guidance per il 2024 deriva dalla decisione del management di accelerare le misure di risanamento delle scorte negli Stati Uniti e dalla debolezza di altri mercati, tra cui l’Europa. Moody’s avverte che ci sono rischi rispetto alla ripresa dei risultati operativi nel 2025, come la bassa crescita dei volumi e la crescente pressione sui prezzi a livello globale. Inoltre, le difficoltà nell’invertire la generazione di free cash flow negativa per il 2024 rappresentano ulteriori preoccupazioni.

Nel terzo trimestre, Stellantis ha registrato un calo del 20% nelle consegne consolidate, scendendo a 1,148 milioni di unità, superando la diminuzione delle vendite ai clienti finali, che è stata del 15%. Il calo più significativo si è avuto in Nord America (-36%), con 299 mila unità consegnate, mentre in Europa allargata il calo è stato del 17% (496 mila unità). Al contrario, il Sudamerica ha visto un incremento del 14% a 259 mila unità. Stellantis ha attribuito la riduzione alle misure di riduzione delle scorte e ai lanci di nuovi prodotti, e prevede un posizionamento migliore in futuro.

L’amministratore delegato Carlos Tavares ha recentemente testimoniato di fronte alle commissioni del governo italiano, evidenziando le sfide dell’industria automobilistica, incluso l’alto costo dell’energia in Italia rispetto ad altri paesi. Tavares ha chiesto un supporto politico per gestire l’aumento dei costi legati alle tecnologie elettriche, sottolineando la necessità di una collaborazione tra le parti per affrontare le sfide e raggiungere gli obiettivi comuni.

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