La vittoria di Donald Trump ha avuto un impatto significativo sui patrimoni dei miliardari, come evidenziato dal Bloomberg Billionaires Index aggiornato al 7 novembre. Tra i beneficiari dell’elezione di Trump ci sono Elon Musk e Jeff Bezos, i quali hanno visto crescere notevolmente le loro fortune. Musk ha guadagnato 26,5 miliardi di dollari, raggiungendo un totale di 290 miliardi, mentre Bezos ha incrementato il suo patrimonio di oltre 7 miliardi, avvicinandosi a 230 miliardi.
Anche Larry Ellison, ex amministratore delegato di Oracle, ha tratto vantaggio dalla vittoria di Trump, guadagnando quasi 10 miliardi e arrivando a un patrimonio complessivo di 193 miliardi. Tuttavia, non tutti i miliardari hanno beneficiato dell’esito elettorale. Bernard Arnault, il magnate francese del lusso, ha subito una perdita di 2,85 miliardi, portando il suo patrimonio a 173 miliardi. Mark Zuckerberg, terzo uomo più ricco del mondo, ha visto un calo di 80,9 milioni, riducendo il suo patrimonio a 202 miliardi.
In Italia, Giovanni Ferrero, inserito al 43° posto nella classifica, ha riportato una perdita di 974 milioni, portando il suo patrimonio a 38,2 miliardi. Anche Giorgio Armani ha sofferto una leggera perdita di 48 milioni, raggiungendo un patrimonio di 7,14 miliardi, posizionandosi al 434° posto della classifica.
Questi dati mettono in luce un quadro contrastante: mentre alcuni miliardari americani hanno significativamente aumentato le loro fortune, altri, sia negli Stati Uniti che in Europa, hanno registrato perdite consistenti. La situazione economica e la prospettiva di nuove politiche tariffarie sotto la presidenza di Trump potrebbero continuare a influenzare i mercati e le fortune personali dei ricchi. La classifica dei miliardari e gli aggiornamenti quotidiani riflettono le dinamiche economiche in continua evoluzione e l’impatto delle decisioni politiche sulle ricchezze individuali.
In sommario, la vittoria di Trump ha avvantaggiato alcuni dei miliardari più noti come Musk e Bezos, mentre altri come Arnault e Zuckerberg hanno subito perdite. In Italia, Ferrero e Armani hanno anch’essi riscontrato diminuzioni nel loro patrimonio. La situazione rimane fluida e suscita interrogativi sul futuro economico e sulle politiche commerciali da intraprendere.