giovedì, Ottobre 3, 2024
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Malagò: "Dual Career forma atleti per nuove professioni a carriera sportiva conclusa"


te a sostenere la formazione e la crescita degli studenti-atleti

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“L’obiettivo del programma Dual Career è quello di aiutare e formare quegli atleti, fortunatamente sempre più numerosi, che una volta conclusa la loro carriera sportiva desiderano dedicarsi ad una nuova professione. Si tratta di un progetto importante anche perché il lasso temporale nel quale si avvia e si conclude una carriera sportiva è sempre variabile”. Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, in occasione della presentazione del programma ‘Dual Career’ ideato in collaborazione con Deloitte e con il Comitato italiano paralimpico (Cip). La partnership pluriennale di Deloitte, Coni e Cip vuole promuovere iniziative destinate a sostenere la formazione e la crescita degli studenti-atleti.

L’iniziativa nasce in sinergia con il tavolo istituzionale in corso, che coinvolge il Coni, il Cip, la Fondazione Milano Cortina 2026, il Ministero per lo Sport e i Giovani ed il Ministero dell’Università e della Ricerca, finalizzato a definire un impianto normativo in grado di favorire lo sviluppo delle Linee Guida Dual Career in tutte le università italiane. “La longevità della carriera sportiva di un atleta professionista può essere infatti compromessa da numerosi fattori – ha sottolineato Malagó – infortuni, depressione, magari qualche delusione per aver mancato di raggiungere i risultati sperati. Questi ragazzi e queste ragazze non devono farsi trovare impreparati nel momento in cui smetteranno di gareggiare. Per questo è fondamentale che si dia spazio e rilievi anche alla loro formazione extra-sportiva”.

Ecco, quindi, l’obiettivo su cui si sta lavorando in questo progetto di Dual Career: “I partner coinvolti nel progetto sono quelli giusti, i più prestigiosi: il Comitato Olimpico, quello Paralimpico e Deloitte, che rappresenta un punto di riferimento per la formazione e che sta facendo molto a supporto del Movimento Olimpico e Paralimpico”.

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