Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano, è morto a soli 60 anni a seguito di un malore improvviso. La notizia è stata comunicata dal Comune di Rozzano tramite un post su Facebook, suscitando numerosi messaggi di cordoglio da parte dei colleghi sindaci della Lombardia. Ferretti aveva un passato da imprenditore, avendo fondato a 24 anni un’azienda di noleggio con conducente. La sua carriera politica iniziò nel 2019 quando, come esponente di Forza Italia, fu eletto sindaco di Rozzano, vincendo al ballottaggio contro la candidata del centrosinistra. Nel 2022, ottenne un mandato rinnovato, risultando eletto con il 64% dei voti al primo turno.
Ferretti soffriva di leucemia e recentemente era stato sottoposto a un intervento chirurgico; la sua morte è avvenuta in ospedale a causa di un attacco cardiaco. Lascia la moglie Cristina e i due figli, Edoardo e Mattia, che collaboravano attivamente con lui in ambito politico. I cittadini di Rozzano lo apprezzavano molto per la sua dedizione e presenza sul territorio; ad esempio, nel 2020, intervenne per dissuadere un uomo che minacciava di gettarsi da un balcone.
Negli ultimi anni, Ferretti si era distinto per l’impegno nella difesa della sua città dalle accuse di insicurezza e malavita, in particolare dopo un omicidio avvenuto a Rozzano. In una lettera ai media, aveva affermato che “Rozzano, come tutte le città, ha i suoi problemi, ma li affrontiamo con senso di responsabilità”. Le condoglianze sono arrivate anche da parte della Regione Lombardia e di altri sindaci, che hanno sottolineato la sua bontà, disponibilità e l’amore dimostrato per la comunità. Giuseppe Morandi, sindaco di Trezzano, ha descritto Ferretti come una persona buona, mentre Fabio Altitonante, sindaco di Montorio, ha ricordato il suo impegno nel valorizzare le case popolari. Il Comune di Rozzano ha espresso che la sua perdita lascia un “vuoto incolmabile” nella comunità che ha servito con dedizione e passione.