mara malavenda morta

È morta Mara Malavenda, una figura storica del sindacalismo italiano e cofondatrice dello Slai Cobas, all’età di 79 anni nella sua casa a Bagnoli, Napoli. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa da Vittorio Granillo, anche lui cofondatore dello Slai Cobas e membro dell’esecutivo nazionale del sindacato. Granillo ha sottolineato l’impatto di Malavenda nella lotta per i diritti dei lavoratori, citando il suo coraggio nell’affrontare i sindacati confederali e nell’ottenere pari diritti per le donne alla Fiat di Pomigliano. La sua funeral si svolgerà il 10 settembre nella chiesa Maria Santissima Desolata.

Mara Malavenda è diventata parlamentare negli anni ’90, eletta come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. Tuttavia, a causa della sua opposizione al governo Prodi, fu espulsa dal partito poco dopo la sua elezione. L’allora segretario Fausto Bertinotti la definì una “compagna che sbaglia” per la sua posizione dissidente. Dopo la rottura, Malavenda continuò la sua attività parlamentare nel gruppo misto, dedicandosi a battaglie per i diritti dei lavoratori e la giustizia sociale.

Nel 1999, fondò il partito Cobas per l’Autorganizzazione, partecipando alle elezioni europee dove ottenne oltre 4.000 voti, risultando la più votata con 371 preferenze. Nel 2000 si candidò alle elezioni regionali in Campania, sostenendo Vittorio Granillo per la presidenza. Anche se la lista raccolse solo circa 5.000 voti, Malavenda è rimasta un simbolo di determinazione nelle lotte sindacali, detendendo un record di emendamenti presentati alla Camera, con oltre 170.000 nel solo 1998.

La sua eredità vive nelle battaglie che ha condotto per migliorare le condizioni di lavoro e promuovere i diritti dei lavoratori. La sua figura è ricordata come quella di una sindacalista instancabile, che ha dedicato la sua vita alle lotte operaie e continuerà a vivere nello spirito di coloro che hanno lottato per la giustizia. Malavenda rappresenta un modello di attivismo e impegno sociale, la cui memoria verrà custodita e rispettata da chi ha condiviso il suo cammino.

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