Margot Sikabonyi, nota per il suo ruolo di Maria Martini nella serie “Un medico in famiglia”, ha condiviso la sua vita in un’intervista al Corriere della Sera. Ha riflettuto sul difficile rapporto con la fama, che l’ha colpita già a 15 anni, e ha ricordato il doloroso lutto del padre, avvenuto quando era adolescente. Questo ha contribuito a farla sentire insoddisfatta e senza gioia, nonostante il successo. “Arrivavano offerte dal cinema, ma non trovavo gioia in niente”, ha dichiarato.
Margot ha combattuto con la sindrome dell’impostore, avvertendo di non essere all’altezza della sua fama. Vivendo un’adolescenza complessa, ha trascorso molto tempo lontano dagli amici, e la morte del padre ha reso tutto più difficile. Dopo aver compiuto 18 anni, ha scelto di allontanarsi da questo mondo, trasferendosi a Parigi e poi alle Hawaii per studiare Biologia Marina.
Nonostante il desiderio di fuga, Margot non è riuscita a evitare gli impegni legati alla serie, alla quale ha dedicato 16 anni, fino ai 31. Riflessioni più mature le hanno permesso di apprezzare il suo personaggio e il suo impatto sul pubblico: “Oggi, provo solo gratitudine”. Ha anche parlato di un amore tormentato con Pietro Sermonti, un collega della serie, descritto come un periodo di sei anni complicati anche per la vicinanza nel lavoro.
Attualmente, Margot ha trovato un maggiore equilibrio personale, avendo affrontato un percorso di crescita attraverso yoga, meditazione e psicoterapia. Ha completato anche una laurea in Psicologia, e lo yoga è diventato una parte fondamentale della sua vita, portandola a diventare un’insegnante certificata. La pratica spirituale le ha permesso di incontrare sciamani e approfondire la meditazione in luoghi esotici.
Oggi, Margot vive in un’atmosfera di serenità e soddisfazione, descrivendo il suo futuro come luminoso, con due figli felici e la ripresa della carriera di attrice. Ha imparato a guardare al suo lavoro come un modo per portare luce nelle vite degli altri, abbandonando l’ossessione per la perfezione per concentrarsi su un centro più autentico e significativo.